Il destino si, ma beffardo. Agostinone va a Piacenza

Il destino si, ma beffardo. Agostinone va a Piacenza

La trattativa con il Piacenza è ormai conclusa. Con lui se ne va un altro ‘rossonero dentro’. “Il destino ha voluto così” è il suo commento, ma a volte, permetteteci, il destino è beffardo.

Essere di Foggia e giocare per il Foggia. Il sogno che tantissimi bambini hanno e che pochi, però, raggiungono. Ebbene Giuseppe Agostinone è uno di quelli che, partito dalla propria città, ha cominciato a fare calcio con quei colori tatuati addosso. Qualche esperienza fuori (Martina 2006-07, Pro Vercelli 2009-10 e Montichiari da gennaio a giugno 2012) ma il ritorno a casa è sempre stato una costante. Insomma è uno di quelli che può dire di aver realizzato il suo sogno. Oggi il suo trasferimento al Piacenza, il quarto della sua carriera fuori da Foggia, è cosa fatta e la conferma arriva proprio dalla sua pagina facebook dove si legge il “ringraziamento alla città e ai tifosi della Nord e della Sud”. Il calcio non da quasi mai la soddisfazione di poter fare quello che si sogna. Nella quasi totalità dei casi, fatta qualche eccezione. Resta, Agostinone, un foggiano innamorato dei propri colori e della propria maglia.

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Difficilmente i tifosi dimenticheranno quel bacio allo stemma, sulla maglia, al posto del cuore, a Salerno. In una città “nemica”, calcisticamente parlando. Difficilmente i tifosi dimenticheranno il fatto che, come Agnelli e Quinto, quando il Foggia era nel profondo “buio” della Serie D, Giuseppe Agostinone da Foggia non ha esitato un attimo ad accettare quello che, comunque, era ed è il suo unico campionato tra i dilettanti della carriera. Difficilmente i tifosi dimenticheranno che per quella maglia, rossonera, ha lasciato indietro il suo passato da centrocampista e si è adattato a terzino, anche se nei vari settori giovanili (sempre a Foggia, ndr) aveva più volte giocato in quel ruolo.

Difficilmente Agostinone dimenticherà le emozioni, soprattutto negli ultimi due anni, ma anche quella di aver contribuito fattivamente a riportare il Foggia, il suo Foggia, nei professionisti, dopo il baratro.

Inutile cercare colpe, ormai tutto è scritto. Di certo Giuseppe Agostinone non ha lasciato Foggia per sua esclusiva volontà. Il destino a volte è beffardo.

Da domani Agostinone indosserà un’altra maglia, in superficie, perchè quella tatuata addosso resterà per sempre. E sarà sempre rossonera.

Fabio Lattuchella

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