Saverio Di Bari = Francesco Totti

Saverio Di Bari = Francesco Totti

Il paragone non deve sembrare irriverente nei confronti del grande campione della Roma perché, fatti i dovuti distingui, Saverio Di Bari( in foto), attualmente giocatore della Polimnia (Polignano), squadra militante nel girone A della promozione pugliese, può considerarsi  anche lui un recordman del calcio italiano e pugliese in particolare. Entrambi 40enni, per la precisione 44 primavere per Di Bari, compleanno festeggiato lo scorso 23 settembre, hanno avuto da sempre il “vizietto” del gol in modo particolare sui calci da fermo (punizioni, calci d’angolo, rigori e quant’altro). Un confronto a distanza che regge soprattutto per l’amore per il calcio e per tutte le emozioni che i due continuano a regalare ai propri tifosi.  Certo la differenza c’è e si vede, ma la carriera dei due deve fare “giurisprudenza”, nel senso che deve essere studiata in tutte le sue componenti affinchè possa essere di esempio e di sprono per tutti i giovani di oggi, questi ultimi in altre faccende “affaccendate”. Saverio Di Bari, attualmente dipendente Amtab, la società di trasporto pubblico barese, ha iniziato a “menare” i primi calci all’età di 14 anni nelle file della gloriosa società “ Amatori Bari”, campionato “ Giovanissimi” e successivamente  nella Puglia Sport per il campionato “ Allievi”. Dall’ 89/90 ha iniziato il lungo cammino calcistico attraverso i campi di mezz’Italia. Ha indossato, tra Promozione. Eccellenza, Serie D e C- 1, le casacche di 24 squadre: Corato, Bitonto, Matera, Bisceglie, Savoia, Molfetta, Grosseto, Ostuni, Matera, Trani, Noicattaro, Locorotondo, Monopoli, Barletta, Noci, Francavilla, Martina, San Paolo Bari, Terlizzi, Altamura, Sudest, Rutiglianese e Polignano collezionando la bellezza di 530 partite, 12 campionati vinti, 170 gol realizzati, di cui 130 direttamente su calci di punizione compreso anche qualche gol dalla bandierina. Gol di autore, pennellate diverse sulle quali i portieri avversari solo poche volte sono riusciti ad opporsi. Famiglia(moglie e una figlia), lavoro e calcio, sono le tre direttive su cui poggia la vita quotidiana di Saverio Di Bari.  Quattro gli appuntamenti settimanali con il calcio: martedì, giovedì, venerdì con inizio alle 18.30 e poi la domenica.In questa lunga strada calcistica, Saverio ha un rimpianto a proposito di allenatori: “Sono rammaricato per non aver incontrato prima Giovanni Loseto, attuale team manager del Bari. Giovanni è stato l’allenatore che mi ha capito di più e mi ha messo sempre in condizione di dare il meglio”. Tra i tanti compagni di squadra con cui ha giocato e legato di più, Saverio, per non far torto a nessuno, evita di fare nomi, ma dice: “Nicola Barbati, attuale compagno di squadra nella Polimnia, è il giocatore che tutti vorrebbero avere insieme per la sua compostezza, per il suo impegno e per l’attaccamento alla maglia”.  Una persona seria, ben voluta da tutti come ci conferma lo stesso direttore sportivo della Polimnia, Nico Di Mola : “ Non esistono persone umili e professionali come Saverio Di Bari, sia come uomo che come giocatore”.  Al termine della lunga chiacchierata, una domanda è sorta spontanea: perché continui a giocare ? La risposta secca e precisa e velatamente polemica : “ continuo perché mi piace ancora tanto  e soprattutto per far zittire tutte quelle persone che mi invitano a smettere”. Infine, con un filo di voce , si fa scappare:  “ a 44 anni, sono costretto ancora dimostrare di poter reggere il confronto con i più giovani”.

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Mimmo De Gregorio xCalcioWebPuglia

Mimmo De Gregorio

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