Catania – Lecce 2 – 0, una sconfitta agro – dolce.

Catania – Lecce 2 – 0, una sconfitta agro – dolce.

L’esaltazione per una vittoria o  la depressione per una sconfitta non sono di casa tra i tifosi salentini né tanto meno aleggiano nella mente di giocatori e tecnici. Al “ Massimino” di Catania è arrivata la prima sconfitta stagionale che, come è maturata, non deve preoccupare più di tanto, visto l’andamento complessivo dell’incontro. Certo, ci sono state le solite amnesie, qualcuno ha ritardato l’ultimo passaggio, ma in tanti momenti della partita Caturano e compagni hanno impegnato seriamente il portiere siciliano, Pisseri, ieri in giornata di grazia. Strano, alquanto strano, che la prima rete sia arrivata tre minuti dopo il primo cambio effettuato da Padalino (Tsonev x Pacilli) , azione “ partorita” da un calcio di punizione a proprio favore, battuto con poca lucidità di pensiero, come ha confermato a fine partita lo stesso tecnico salentino : “ dovevamo stare maggiormente attenti nella gestione della palla. Ci è mancato forse l’ultimo passaggio, quello decisivo. Abbiamo preso il primo gol nel nostro miglior momento. E’ un risultato bugiardo, siamo stati condizionati solo da due episodi sfortunati, il primo. Il palo colpito da Cosenza, il secondo da quella improvvisa autorete”. Tifosi chiaramente amareggiati per la sconfitta ma pronti a non abbattersi più di tanto e pronti a ripartire da lunedì prossimo quando al “ Via Del Mare” arriva il Foggia, coinquilino al primo posto in classifica.

Ing. Andrea Mazzotta ; “ Ieri, solo e soltanto sfortuna; fino al 70esimo stavamo dominando la gara, poi quella sfortunata autorete ci ha messi ko. Abbiano creato 7-8 nitide palle gol, non sfruttate per la superlativa prova del portiere avversario. Nessun dramma, archiviamo subito la gara di ieri e pensiamo al difficile e insidioso match di lunedì sera contro il Foggia dove, ancora possiamo riconquistare il primato solitario in classifica.Per ottenere ciò è fondamentale ripartire col piglio giusto, essere umili e concentrati dando il massimo senza guardare in faccia l’avversario, magari con la spinta di tutto il SALENTO”.

Più in profondità l’analisi della gara del collega Vittorio Renna : “  La prestazione dei giallorossi non è stata né eccezionale e né scarsa, diciamo una discreta partita che si era incanalata verso il pareggio. Nelle prime nove giornate, grazie a un calendario più che benevole, il  Lecce aveva incontrato squadre di media – bassa classifica. Ieri iniziava il vero campionato del Lecce, ma è iniziato con una sberla che deve far riflettere tecnico e giocatori. Ci vuole qualche soluzione tattica diversa e i giocatori devono essere più determinati, avere più autostima di loro stessi e devono a tutti i costi assumere una mentalità vincente che ad oggi ancora non hanno. Qualcosa ,nella squadra di oggi non va. Troppi fronzoli, troppi passaggetti al centro del campo o al limite della propria che servono soltanto agli avversari di disporsi nel migliore dei modi. Occorre essere più concreti man mano che ci si avvicina all’area avversaria, quindi più veloci e sempre pronti a a scaraventare il pallone verso la porta. Con il Foggia avremo senz’altro delle risposte più precise sulla squadra e potremo capire quale sarà il futuro che ci attende”.

Avv. Oronzo Valletta

“Il Lecce per 70 minuti ha giocato meglio del Catania con tante occasioni da rete. Poi l’1 – 2 degli etnei ha cambiato l’inerzia della partita. Al solito i giudizi post gara sono orientati dal risultato, ma il Lecce ha fatto una bella prestazione, la gara è stata chiaramente decisa da episodi avversi. Credo però che sia mancata, nella tre quarti avversaria, quella cattiveria agonistica che ti fa fare il salto di qualità. Nei momenti clou forse occorrerebbe più cattiveria agonistica e meno leziosità”.

 

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Mimmo De Gregorio

Mimmo De Gregorio

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