Al titolo eloquente della Gazzetta del Mezzogiorno, aggiungerei: “la calma è la virtù dei forti “, sintetizzando così quello che è stato l’andamento dell’incontro che i giallorossi hanno disputato contro la Paganese. Un giudizio ribadito dai colleghi Umberto Verri, Vittorio Renna e dal super tifoso, Avv. Oronzo Valletta.
Umberto Verri
Due sorsi di gioia dopo i tre bocconi amari ingoiati contro il Matera. Il Lecce – il nuovo Lecce – ha ripreso a correre sulla strada delle vittorie, inanellandone due di fila (a Messina ed in casa contro la Paganese), ricche di gol e di bel gioco, Ma, soprattutto, indispensabili e necessarie per isolarsi in vetta alla classifica in attesa, naturalmente, della conclusione della supersfida fra Matera e Juve Stabia sospesa sull’1-1 al 37 del pt.
Il nuovo Lecce, dicevamo. E sì, perché dopo la batosta rimediata con il Matera, mister Padalino ha cominciato ad allestire e mandare in campo formazioni più razionali e più consone alle caratteristiche dei giocatori che ha a disposizione. E così, dopo tanti e tanti ripensamenti (e noi aggiungiamo dopo le numerose sollecitazioni fatte anche da chi vi scrive) ha deciso di schierare a Messina un Lecce modellato su un finto 4-2-4, che altro non era se non un 4-4-2, con l’esclusione di Lepore, Torromino, Arrigoni e Pacilli e con l’inserimento a centrocampo di Tsonev e di Doumbia come finti esterni. Davanti, il tandem offensivo Caturano-Persano , entrambi autori di due dei tre gol che hanno ridato fiato e speranze di ripresa alla squadra e, soprattutto, alla tifoseria giallorossa alquanto depressa dopo il pesante ko con il Matera. Ma non basta. Il nuovo Lecce – così come lo abbiamo noi battezzato – ha concesso il bis di bel gioco e di gol sabato scorso contro la Paganese. Ed anche stavolta, per poter ottenere il meritato successo, mister Padalino ha schierato una squadra camuffata con il modulo tradizionale (cioè il 4-3-3), ma che in pratica ha sviluppato il suo gioco, realizzando un ordinato 4-4-2 ,ed a volte anche un più sicuro 3-5-2. Come a Messina, anche contro la Paganese non sono mancate le novità. La più rilevante ha riguardato l’impiego di Lepore (autore di una doppietta e così facendo ha onorato le sue 100 gare in maglia giallorossa) come esterno destro alto. Insomma, senza portarla per le lunghe, nelle ultime due partite meritatamente vinte, il Lecce ha mostrato il volto della squadra che può guardare al futuro con fiducia. Fiducia che per i tifosi, significa promozione diretta in serie B.
E adesso, sotto il con il derby di Andria. Un duro ostacolo che il Lecce dovrà superare senza danni. E per riuscirci, anche stavolta, mister Padalino dovrà mandare in campo una squadra all’altezza della situazione. Sarà così? Non ci resta che aspettare.
Vittorio Renna
Bel ritorno alla vittoria del Lecce al Via del Mare che mancava da un paio di mesi. Il successo è meritato anche se la Paganese (squadra scorbutica) qualche problemino ce l’ha dato. Dopo i primi minuti in cui sembrava di vedere il Lecce di sempre, la squadra ha preso pieno possesso del campo e ha comandato il gioco a suo piacimento. Secondo il mio modesto pensiero il cambiamento, sempre rispetto alle precedenti partite, c’è stato perchè il mister Padalino, per la prima volta, ha schierato CINQUE centrocampisti (Mancosu, Lepore, Tsonev, Fiordilino e Doumbia); questo ha permesso alla squadra di avere il predominio nella zona nevralgica del campo e di vedere finalmente due cursori (Lepore e Doumbia) scorrazzare sulle due fasce. La squadra ne ha beneficiato sia in difesa per il filtro fatto nella zona centrale del campo e sia in avanti dove sono state costruite interesanti trame di gioco. La manovra è risultata più fluida e più ariosa. Resto sempre convinto della grossa bontà dell’organico della squadra giallorossa e che bastano piccolissimi “aggiustamenti” per vedere il Lecce padrone del campo. Grande è stato il leccese verace Franco Lepore che ha festeggiato nel migliore dei modi la sua 100esima presenza in maglia giallorossa (89 in campionato, 3 nei play-off e 8 in Coppa Italia). Ora prepariamoci per la difficile trasferta di Andria. Sarà un banco di prova molto impegnativo perchè andiamo ad incontrare una squadra che stà vivendo il suo miglior momento della stagione.
.Fine modulo
Oronzo Valletta ·
Contro una buona Paganese vittoria “regolare” del Lecce, che parte piano, poi sale ,domina e alla fine del primo tempo, meritatamente ,prima sblocca con Lepore e poi chiude con Caturano.
A inizio ripresa atteggiamento un po’ leggero (non mi è piaciuto), regalata la punizione che riapre (per poco) la partita, subito richiusa da un ottimo Checco Lepore.
pian piano Padalino sta creando una squadra con 17/18 titolari, tenendo t utti nel contempo sul pezzo ma pure sulla corda (nessuno ha il posto sicuro). Inoltre,a dispetto del presunto integralismo tattico, sempre più si assimilano tre moduli, spesso variati anche a partita in corso:433, 442 e 352 adottato nei finali di Taranto ed oggi. Tutto ciò, a mio parere, ci tornerá molto utile nel prosieguo di questo difficilissimo e avvincente torneo.
Mimmo De Gregorio
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