Sembrava potersi chiudere in quel di gennaio la parentesi in chiaroscuro di Simone Magnaghi al Taranto. Durante la sessione invernale di calciomercato, infatti, voci e indiscrezioni vedono il futuro dell’attaccante loverese lontano dal mar Ionio, destinazione Fondi. Il bottino stagionale del 23enne non è dei migliori, anzi: solo una rete in campionato e due in Coppa Italia nella prima parte della stagione. Ma, tra lo scetticismo generale dei tifosi tarantini, in disaccordo con la decisione presa, la società ionica decide di blindare il proprio numero 9.
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La mossa giusta al momento giusto: agli sgoccioli del mese di gennaio, il Taranto sfida la Casertana e Magnaghi scheggia la traversa dalla distanza, con un balistico destro al volo, mancando l’appuntamento con il gol. Un appuntamento solo rimandato, però, a due settimane più tardi, in una gara nella quale una rete può far crollare lo stadio “Erasmo Iacovone” di Taranto. Il tutto accade e la rete, decisiva, è proprio di Simone Magnaghi, che raccoglie l’assist di Guadalupi e, all’interno dell’area di rigore, scaglia un diagonale che trafigge e abbatte la capolista Foggia. Situazione analoga si verifica nella sfida al Catanzaro, quando uno slalom di Potenza spiana la strada allo stesso Magnaghi, il quale riceve palla, si gira e infila l’angolo alla destra del portiere calabrese, regalando tre punti fondamentali alla compagine rossoblu.
Dal presunto addio ai gol decisivi: storia di quello che poteva essere, ma non lo è stato, e che si è trasformato in 6 punti pesanti griffati Magnaghi, ora voglioso di continuare a mostrare di che pasta è fatto e di portare il Taranto alla permanenza in Lega Pro…e chissà che, con il nuovo tecnico Salvatore Ciullo e un Magnaghi così rinato, i play-off non siano solo un sogno.
Alessandro Mazzarino
(foto Franco Capriglione – SalentoSport.net)
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