La vittoria, il giorno dopo, è sempre più dolce e la si può gustare in diversi modi. Ma noi vogliano aprire questo “pezzo” riportando il pensiero schietto e senza tanti giri di parole, postato su facebook, del super tifoso, Oronzo Valletta, che sintetizza, a parer nostro, quello che è lo stato d’animo della maggior parte degli appassionati giallorossi: “Contava solo vincere e tra mille patemi si è vinto! Il resto, a 9 giornate dalla fine, è aria fritta. Dopo la batosta di Francavilla ci voleva proprio questa vittoria per tutti i veri tifosi del Lecce, tra cui noi “ Ringo’s boys”, che a fine partita sembravamo usciti dal coma ( calcistico). E ora rotta verso Foggia”.
Una vittoria che, a fine partita, i giocatori hanno voluto festeggiare con i tifosi, attraversando tutti i vari settori dello stadio ( foto), a cominciare dalla curva nord, ricevendo in cambio un forte plauso e applauso. Un significativo gesto di ritrovata compattezza dopo una settimana travagliata. Il successo acquista maggiore valenza perché ottenuto contro una buona squadra, difesa meno perforata del girone,il cui tecnico ( 3 -5- 1-1) le aveva studiate tutte per impedire al Lecce di arrivare con pericolosità dalle parti di Pisseri, autore quest’ultimo di diversi interventi salva gol. A parte qualche comprensibile leggerezza, la squadra si è mossa bene avvalendosi fra l’altro dell’intelligenza tattica e realizzativa di Costa Ferreira, suo il gol partita, dell’estrosità di Pacilli e della freschezza atletica del giovane Fiordilino.
Il collega Vittorio Renna, con la sua penna ” pungente” conferma, in linea di massima e con il dovuto distinguo, il giudizio generale :
“Dopo l’inaspettato ko di Francavilla, tutti (società, allenatore, squadra, tifosi, ecc.) si aspettavano una pronta reazione. C’è stata? Si, la squadra (con le ormai solite e inevitabili novità iniziali in formazione) ha reagito e ha disputato una buona partita, si è visto innanzitutto una diversa mentalità, una voglia di vincere e anche un pò di grinta in più rispetto al passato. Come al solito il primo tempo non è stato molto brillante, ma con il rientro per la seconda parte della gara, la squadra si è proposta in avanti con una certa frequenza. Oltre al gol-vittoria ci sono stati vari tentativi per cercare il raddoppio e non come nelle precedenti partite che dopo il vantaggio si cercava solo di gestire il risultato acquisito. Il bravo portiere etneo ha sventato almeno 3-4 grossi pericoli. La squadra ha dimostrato anche una buona tenuta atletica e questo lascia ben sperare per questo finale di campionato. Comunque qualche neo c’è pure stato; non si può tenecemente insistere con quei tanti e tanti e possiamo dire inutili fraseggi al centro del campo. Questo serve soltanto a permettere agli avversari di guadagnare la posizione migliore; quindi questo è un piccolo difetto che andrebbe migliorato o eliminato. C’è poi l’assenza, quasi totale, di gioco sulle corsie laterali; questo sarebbe molto importante nel momento in cui si incontrano squadre che si chiudono a riccio per portare a casa almeno un pareggio. Abbiamo visto che il gioco fatto in modo ossessivo per vie centrali difficilmente sfocia in qualcosa d’importante. Il povero Caturano e poi il povero Marconi (chissà perchè mai insieme) trovandosi da soli, isolatissimi, vengono agevolmente controllati e neutralizzati dai due difensori centrali. Ecco perchè sarebbe necessaria una manovra più ariosa cercando la finalizzazione con un pò di cross in più. Giocare con una sola punta (i due esterni stanno troppo…….. all’esterno) non è una buona idea. Almeno in questo nove ultime partite (che sono da vincere a tutti i costi) non sarebbe il caso di avere due punte centrali poco distanti tra loro e sempre presenti al limite o dentro l’area a secondo delle situazioni? Viviamo questa settimana di passione (per niente siamo in Quaresima) con la grossa speranza del “colpaccio” allo “Zaccheria”. A Foggia, in campionato, il Lecce non vince e non segna da ben 55 anni; non sono troppi? L’ultimo acuto risale al 20 maggio del 1962. I giocatori domenica devono fare la partita della vita, è di un’importanza capitale. Sono convinto che la squadra che vincerà quella partita sarà quella che poi andrà direttamente in serie B……… speriamo e ci auguriamo che sia il Lecce”.
Mimmo De Gregorio
Lascia un commento