Se non si tratta di un record negativo, poco ci manca: la sfida-salvezza tra Taranto e Vibonese (oggi, ore 14:30) si giocherà in uno stadio “Erasmo Iacovone” praticamente deserto. Data l’istituzione della “giornata pro-Taranto“, infatti, gli abbonamenti non convalidano l’ingresso allo stadio, ragion per cui, anche coloro che hanno deciso di “tesserare” la propria fede al club rossoblu ad inizio stagione sono costretti a pagare il biglietto. Il numero di tagliandi venduti fino a ieri sera, però, non sorride alla società ionica: solo 300 spettatori circa (35 da Vibo Valentia) sederanno sui gradoni dello “Iacovone“.
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Abituati ad altri e alti standard, si può con certezza affermare che il pubblico tarantino abbia “abbandonato” la rosa rossoblu, ma soprattutto la dirigenza, rea di non aver ritoccato al ribasso i prezzi dei biglietti in vista di importanti scontri salvezza: strategia adottata, invece, da compagini ancorate nei bassifondi della classifica, ma che comunque occupano una posizione più alta di quella impiegata dal Taranto, ora ultimo. Coincidenza?
Alessandro Mazzarino
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