Un pareggio utile e salutare nell’ultima di campionato contro la Fidelis Andria. Utile per le prime certezze della cura Rizzo, salutare per il ritrovato feeling con il popolo giallorosso e in modo particolare con la Curva Nord, che a fine partita ha fatto sentire tutta la sua voce di incoraggiamento alla squadra e in modo particolare al suo condottiero. Una ritrovata compattezza per andare tutti insieme verso i play off. Una partita, quella contro l’Andria, che il collega Vittorio Renna analizza con uno sguardo al futuro :
“ Proprio all’ultima giornata si è vista una bella partita al Via del Mare. Due squadre che si sono date battaglia, senza esclusioni anche di colpi …. proibiti, dal primo all’ultimo secondo. E’ arrivato, così, il primo pareggio tra le due squadre nel Salento; prima di ieri c’erano state, nelle sei partite giocate, tre vittorie per parte. Chiaramente le motivazioni erano completamente diverse. Al Lecce più che il risultato (ininfluente per la classifica) contava la prestazione e la verifica non solo dei giocatori, ma anche e soprattutto di un diverso atteggiamento tattico. Il bravo Roberto Rizzo in dieci giorni di lavoro non poteva presentare una squadra completamente diversa da quella del vecchio tecnico. Alla Fidelis Andria interessava, invece, soltanto quella vittoria che avrebbe potuto farle disputare i play-off. N’è uscita, pertanto, una piacevole partita che ha mantenuto sempre desto l’interesse degli spettatori (peccato che il Prefetto abbia vietato la trasferta dei tifosi ospiti). Per il Lecce si è trattato, quindi, di una tappa di avvicinamento all’appendice del campionato. Si è notata da parte di tutti (tecnico, squadra e tifosi) una certa consapevolezza delle reali possibilità che la squadra ha in vista dei benedetti play-off. Si è visto pure che l’entusiasmo, la speranza e la fiducia stanno crescendo di giorno in giorno. L’impresa è chiaramente difficile, ma non impossibile. Il Lecce non deve affrontare le altre ventisette squadre, ma soltanto quattro e che battendole otterrebbe quella promozione in serie B che attende da ben cinque anni. Il lavoro del bravo Roberto Rizzo (ha la piena fiducia di tutti) non è dei più facili. A lui non si chiedono rivoluzioni o stravolgimenti dal punto di vista tattico, ma soltanto dei piccoli e leggeri aggiustamenti nel centrocampo e in attacco; sì, li deve intervenire in modo deciso e senza ascoltare nessuno perché lasciare tutto come sta significherebbe non fare molta strada mentre, invece, ci sono le possibilità di presentare all’importante appuntamento una squadra in grado di affrontare le ……quattro avversarie nelle migliori condizioni e prospettive. Oltre che costruire la squadra intorno al suo miglior giocatore, il sempre bravo Marco Mancosu, deve anche lavorare e non poco sulla testa dei giocatori che devono dimenticare gli otto mesi con il vecchio tecnico (molto negativi sul piano del gioco) e assumere una nuova mentalità, ci auguriamo vincente, in quanto si tratta, per molti di loro, di un treno della vita che sta passando e loro devono a tutti i costi salirci sopra. A questo punto non resta che attendere il prossimo 21 maggio quando si apriranno le …..danze.(Vittorio Renna).
Mimmo De Gregorio
Foto : archivio sito Us Lecce
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