Mario Russo, 69 anni, allenatore e dirigente del Monopoli ha lasciato improvvisamente la vita terrena. Una lunga storia calcistica vissuta tra i massimi livelli professionistici che lascia un segno tangibile di passione e competenza tra gli sportivi della città di Monopoli. Due i periodi storici che lo legano più intensamente alla città di Monopoli: la storica promozione in C1 insieme al Presidente Vito Laruccia, nel campionato 1983-84, con cui ha condiviso gioie e amarezze e dal 2010 come Direttore Generale con le promozioni dall’Eccellenza alla serie D e dalla D alla Lega Pro.
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Mario Russo, cresciuto nelle giovanili del Lecce, militò nella Roma nella stagione 1966-1967 in Serie A dove ha disputato una gara con il L.R. Vicenza e 29 partite con la Ternana nel 1972-1973. Conta diverse stagioni in Serie B con la Ternana stessa, il Catanzaro, l’Atalanta, il Rimini ed il Lecce.
La carriera di Russo come allenatore, svolta quasi esclusivamente in Serie C e D (con esclusione di due brevi parentesi fra i cadetti), e quasi esclusivamente al centro-sud con esclusione di una stagione a Rimini, comincia nel 1979, quando diventa allenatore-giocatore con la formazione salentina dello Squinzano. Al termine di questa stagione, a trentuno anni, smise con il calcio giocato.
Partì dal Nardò, con cui ottenne la promozione dalle serie minori pugliesi all’Interregionale nella stagione 1980-1981. Dopo un altro campionato con il Nardò si trasferì al Martina e poi al Monopoli dove conquistò la storica promozione in C1 nel campionato 1983-84. Nel 1985-86 esordì in Serie B alla guida dell’Arezzo.Passato nel 1986 alla Salernitana, in C1, portò a termine la stagione ma non ad ottenere la riconferma. Nel 1987 il passaggio al Campobasso, sempre in C1, dove finì 4° alle spalle delle promosse Cosenza, Licata e Reggina. Ha poi guidato la Fidelis Andria (con promozione in B nella stagione 1991-92) ed esonero dopo 8 giornate e nella stagione successiva anche Avellino, Casertana, Crotone e Rimini, tornando a Campobasso nell’estate.
Negli ultimi sette anni è stato legato nuovamente al Monopoli con il ruolo di direttore generale.
Tutti i dirigenti del Monopoli, staff tecnico, calciatori, collaboratori e tifosi esprimono sentimenti di vicinanza e porgono sentite condoglianze alla moglie, ai figli e ai parenti tutti. Ne ricordano le virtù di uomo e sportivo, il senso dell’humour e la competenza con cui conversava di calcio.
Una grave perdita per la Monopoli sportiva.
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