Le dichiarazioni più importanti in conferenza stampa del tecnico rossonero Pasquale Padalino alla vigilia di Foggia-Benevento.
“Ho chiesto ai ragazzi di restare se stessi e di pensare al proprio gioco. La squadra anche n settimana l’ho vista rammaricata perché ogni volta che finisce una gara non è soddisfatta del risultato. Il rammarico non è positivo o ma ci deve dare la spinta per poi cambiare rotta. Di vittorie non ne sono arrivate le tantissime ma il calcio è anche questo. Il secondo tempo di Padova? In realtà la squadra non ha fatto male ma bisogna trovare il coraggio per affrontare l’avversario, anche quando stai difendendo in dieci dietro la linea della palla. Si parla di crescita e dobbiamo fare in fretta a limare le situazioni negative che portano negatività.
A livello fisico la squadra ha avuto alcuni problemi. Martinelli probabilmente non giocherà per alcuni problemi, ha saltato due allenamenti. Greco ha avuto qualche problema, ieri si è allenato e stamattina anche ma non è certo ci sarà. Tonucci è sulla via del recupero ma ha appena ricominciato a correre.
La condizione di classifica ti condiziona, indubbiamente, ma questo tipo di gare i da stimoli. Questo però devi averlo dentro, non c’è bisogno di affrontare la terza in classifica per averne, già la nostra condizione di classifica dovrebbe portarti ad entrare in campo determinato.
Il modulo? Non sono sicuro che il modulo porti risultato. Metterò tutti gli interpreti nelle condizioni migliori per giocare la partita. In ogni partita abbiamo creato i presupposti per andare al tiro, ma spesso gli episodi sono stati sfavorevoli. Forse abbiamo bisogno di una spinta maggiore da dietro per arrivare meglio a queste situazioni da gol.
Per quanto riguarda le voci che girano io chiedo a tutti di non alimentare queste negatività, poi io cerco di tenere fuori da tutti questi discorsi i ragazzi. In questi momenti è più facile portare altri elementi negativi per distruggere qualcosa che portare cose buone.
La preoccupazione? Io la vivo come tecnico, tifoso, cittadino, come tutti. Che il campionato fosse di sofferenza era fuori da ogni dubbio, ma dobbiamo avere la forza di compattarci e reagire, guardare quello che c’è di positivo per risalire. È più facile dare seguito alle parole con le vittorie, che adesso mancano, però anche le altre non è che stiano facendo diversamente. La risalita non me l’aspettavo semplice quando ho accettato l’incarico, in Serie B non è mai così.
La gestione del risultato? Il passo è lì vicino, col Pescara e col Padova eravamo lì, vicinissimi a raggiungere questo obiettivo, ma ci è mancato quel qualcosa e abbiamo 4 punti in meno. Con 4 punti in più vedremmo tutto da una prospettiva diversa. Non c’entra il lavoro, a volte la perdi la compattezza in campo, ma non devi dare quell’occasione agli avversari di arrivare fino all’estremo. Bisogna avere mentalità e non consentire all’avversario di prender fiducia e coraggio, in questo caso bisogna lavorare bene anche lontano dalla porta, con un fallo o con un intervento che ti tuteli prima di far succedere le cose”.
Fabio Lattuchella