Salvatore Maurelli, 46anni, tornante di destra, come si usava dire una volta, da giocatore 266 presenze tra C/2, Serie D e Eccellenza pugliese, dopo l’esonero dello scorso giugno, è stato richiamato, direi a furor di popolo, alla guida della Fortis Altamura, precedentemente guidata da Fabio Prosperi. Tre partite, una vittoria e due sconfitte stanno a dimostrare che il lavoro da fare è ancora tanto per poter portare la Fortis in acque tranquille. Impegno, serietà e tanto lavoro sono le “armi” che Sasà Maurelli sta già mettendo in campo,come d’altronde ha sempre fatto. per riportare la navicella murgiana in posizioni di classifica più consoni al valore della squadra. Concetti che Maurelli ha ribadito, in esclusiva per Calcioweb, al termine dell’allenamento pomeridiano del mercoledì :
” Avendo trovato una squadra scarica dal punto di vista mentale, la mia prima necessità è quella di riportare tutti i giocatori in condizioni accettabili sia mentali che fisici. Lo stesso dicasi per l’ambiente e per l’intera tifoseria, che ho trovato molto scoraggiata. C’è da lavorare parecchio, ma sono sicuro che riuscirò, come ho già fatto negli anni passati, a fare un buon campionato”.
– Mister, il bilancio di queste prima tre partite in panchina non è tanto esaltante. Cosa è successo ? :
” E’ sempre difficile subentrare in corso d’opera. Mi mancano giocatori importanti e di esperienza sopratutto in difesa, ma con l’organico a disposizione e con l’impegno di tutti, riusciremo a risalire la classifica”.
– Che campionato è ? :
” Un campionato difficile forse più difficile delle scorse stagioni. L’anno scorso c’erano due squadre : Casarano e Brindisi su tutte, quest’anno invece le conconrrenti alla vittoria finale sono di più. La favorita è certamente il Corato, che vanta un organico di tutto rispetto”.
– Domenica prossima si ritorna a giocare in casa con il Vieste, che partita sarà ? :
– Una partita difficile. Affrontiamo una squadra giovane e ben organizzata, ma noi vogliamo vincere e faremo di tutto per conquistare l’intera posta in palio”.
Mimmo De Gregorio.