Un fermo dei campionati arrivato nel momento meno opportuno.

Un fermo dei campionati arrivato nel momento meno opportuno.

Uno stop che non ci voleva nel momento in cui le squadre di Eccellenza e Promozione stavano per lanciare il rush finale. Una costrizione, che ci vede coinvolti tutti e che tutti dobbiamo cercare di rispettare per evitare “guai” maggiori. Lo stato d’animo è diverso per dirigenti, allenatori, calciatori e tifosi. Ognuno, per la propria parte, ha avuto poco tempo per organizzarsi, ma una domenica “diversa” non può che far bene a tutti sotto ogni punto di vista. Una differenziazione va fatta comunque tra i diversi allenatori, a seconda della posizione in classifica occupata dalle rispettive squuadre.
Emanuele Fillanino (in foto), per esempio, ultimo in classifica con il suo Capurso nel girone “A” di promozione, in questa domenica di forzato riposo, si sente spaesato e un pò triste: “Si, in effetti, sono triste dal punto di vista sportivo e non solo. Bisogna rispettare le regole ed è giusto farlo, ma è una sosta che ci lascia l’amaro in bocca.
Nonostante l’ultima posizione in classifica che occupiamo, eravamo pronti ad affrontare la capolista Sly per continuare ad onorare il campionato come abbiamo fatto sin’ ora. Sarà difficile continuare a tenere alto il morale dei ragazzi sopratutto durante gli allenamenti, allenamenti che da alcune settimane abbiamo ridotto a due. Sono triste anche per quanto capitato ad un mio giocatore (classe 2001), infortunatosi seriamente nel corso della gara di domenica scorsa con il Castellaneta: ne avrà per una quarantina di giorni. Penso che sarà difficile per gli allenatori, le cui squadre sono nelle prime posizioni di classifica sopratutto se il fermo, speriamo di no, si possa prolungare anhe dopo il quindici marzo. Si corre il rischio di allentare sopratutto le forze mentali, che potrebbero avere un peso importante alla ripresa del campionato”. Non giocando, Mister Fillanino, potrà essere certo di non andare incontro ad un’altra sconfitta: “Vero, se la mettiamo così.In queste circostanze però non conta il proprio “io”, ma la salvaguardia della salute di tutti”.

Mimmo De Gregorio per calciowebpuglia
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Mimmo De Gregorio

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