L’Editoriale. Oggi tutti tifano per il ritorno alla normalità

L’Editoriale. Oggi tutti tifano per il ritorno alla normalità

La normalità. Quante volte abbiamo calpestato questa parola con i ritmi incessanti di chi vive lo sport a 360°. L’atleta che va in campo, giorno per giorno per allenarsi, prima dell’esposizione delle sue gesta in uno stadio o in un palazzetto. Ma anche il tifoso che, quelle gesta, le guarda, le sogna, le incoraggia. E gli addetti ai lavori, membri dello staff che badano che vada tutto bene, giornalisti che raccontano il tutto con passione, cercando di portare, per quanto possibile, anche il lettore o lo spettatore più lontano, all’interno dell’evento. È il terzo fine settimana senza sport, la lotta al Coronavirus oggi è l’unico pensiero di tutti, inevitabilmente. Ma come si fa a non pensare che, in questo momento, si poteva e si doveva lottare per un qualsiasi obiettivo sul campo. Come il Calcio Foggia, che ha ancora un punticino da rosicchiare al Bitonto (o lo stesso Bitonto che vuole restare in vetta) e che avrebbe dovuto affrontarlo in casa. O al tentativo di salvezza della Cestistica San Severo nel Basket della Serie A2, la più alta situazione sportiva, a livello di categorie, per la Capitanata. O ancora la promozione del Foggia Incedit ad un passo, tornando al calcio e a tutte quelle squadre di provincia che lottano per un obiettivo. San Severo, Atletico Vieste, Orta Nova e San Marco in Eccellenza. La sfida United Sly-Manfredonia in Promozione. Giusto per citarne qualcuna, ma potremmo andare oltre fino alla Terza Categoria, dalla punta al tacco della Puglia, dalla punta al tacco dello stivale. Tutto fermo ed è giusto che sia così, ma il tempo scorre più lentamente per chi ha vissuto ad una velocità doppia. E l’attesa di quei giorni in cui si tornerà a correre, non solo è un obiettivo da raggiungere al più presto, ma è anche un modo per esorcizzare questo silenzio. In un periodo di disperazione è una delle poche cose a cui credere, sperando torni presto la normalità.

Intanto restate, restiamo a casa. Tutti. È per il bene di tutti.

Fabio Lattuchella

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