Il capitano del Foggia, Federico Gentile, è stato ospite ieri della piattaforma Eleven Sports e della rubrica “Eleven Home”, condotta da Jolanda de Rienzo.
Questo un estratto delle sue dichiarazioni. Gentile ha parlato della ripresa del calcio giocato, della stagione del Foggia e delle sue ambizioni future.
Sulla soluzioni per la ripresa del calcio: “sicuramente non sono io a dirlo, ma i medici devono darci indicazioni sulla ripresa. Ogni categoria ha i suoi interessi; quelle più importanti, e cioè la Serie A e la Serie B, sicuramente hanno maggior interesse a far ripartire la macchina. Ciò non toglie che, al di là del professionismo, la Serie D rappresenta il 95% del calcio, è tessuto sociale e tante società del nostro mondo contribuiscono ad alimentare la passione per il calcio in ognuno di noi. Se cominciamo a perdere le società dilettantistiche, se il ragazzo perde il contatto con la squadra del proprio posto, iniziamo a perdere pezzi. Quindi ogni categoria va tutelata. Anzi, soprattutto quelle più deboli. Non ci sono indicazioni su quali tutele ci saranno per le società, per la categoria dei calciatori”.
Sulle ipotesi di promozioni e sui sorteggi: “L’idea dei sorteggi mi sembra fantacalcio. Ci sono dei dati di fatto, e cioè c’è gente che ha ci messo faccia e soldi, ha portato altra gente allo stadio ed ha ottenuto risultati. Sono cose da valutare. Da parte nostra, se possibile, c’è la volontà di portare a termine il nostro lavoro di inizio stagione”.
Sul rapporto con mr. Corda e sull’arrivo al Foggia: “è una storia lunga, ci conosciamo da anni (Alghero, n.d.c.). Siamo stati insieme anche a Savona ed a Como. A Como, dopo un primo anno duro, mi ha dato più responsabilità e fiducia. Siamo due caratteri forti e spesso litighiamo, ma con i risultati passa tutto. Il nostro lavoro a Como ha funzionato ed, insieme al presidente Felleca, mi hanno voluto a Foggia”.
Sui 10 gol in stagione: “Il più bello ad Andria. Bello anche quello all’Acireale in coppa Italia. Provo ad aiutare l’attacco con i miei gol”.
Sul campionato del foggia. “Mi sento in vetta al campionato, perché quando devi giocare lo scontro diretto in casa allo Zaccheria, hai una grande arma a favore da sfruttare. Sicuramente è stata una stagione particolare, siamo partiti in ritardo ad agosto. E’ stato un handicap partire tardi, abbiamo sottovalutato questa cosa per non dare alibi, ma è un dato di fatto. Però, abbiamo fatto un lavoro straordinario, potevamo far meglio in alcune cose, ma sono soddisfatto“.
Sul diverso rendimento del Foggia in casa e fuori: “Noi siamo una squadra giovane, che ha dovuto sempre lavorare sulla concentrazione e sull’attenzione e sull’intensità. Ci vuole sempre forza mentale e, soprattutto in trasferta, qualche volta ci è mancata questa forza. Quando sei superiore devi dimostrarlo sempre”.
Chiusura sul futuro, suo e del Foggia: “Mi auguro fortemente di restare a Foggia. Qui c’è una fame incredibile ed una voglia pazzesca di tornare ad alti livelli. Ed è la stessa voglia che ho, anzi che abbiamo, di dare una mano a questa società, a questa splendida tifoseria di tornare dove merita”.