La classifica potrebbe restare questa per sempre. Vicini alla sospensione definitiva del campionato di D. Ecco come il Foggia di Ninni Corda ha perso le occasioni di aggancio alla vetta nel tempo
Con la chiusura della stagione ormai ad un passo, il rammarico grande del Foggia è quello di non esser riuscito a ricucire, definitivamente, lo strappo che teneva lontani i rossoneri dalla capolista Bitonto. Potrebbe, quello del Foggia, essere un vero e proprio harakiri, nel caso in cui la decisione finale giovasse soltanto alle prime classificate.
Foggia che, dopo il passo falso iniziale di Fasano, ha risalito la china fino ad arrivare in vetta alla sesta giornata, al termine di un derby con il Taranto molto sofferto, ma vinto in maniera determinata al 95esimo. Difficile ipotizzare una permanenza in vetta da allora, ma il fatto che il primo posto sia durato soltanto una settimana è sintomatico dell’incostanza di Gentile e compagni nei momenti topici. Costanza che, invece, si è trovata quando si doveva inseguire, per cui quando il Bitonto ha inanellato una serie di risultati utili, anche il Foggia lo ha fatto, a parte in qualche occasione. Dopo il pareggio di Brindisi, costato la vetta alla settima giornata, ecco anche quello casalingo contro il Casarano e, dopo due vittorie di fila, la sconfitta casalinga contro il Sorrento all’undicesima giornata. Per esempio. Foggia secondo in classifica, a quel punto, insieme al Taranto e a -4 dai bitontini. E il distacco diventa di due punti quando i rossoneri battono in casa l’Altamura, mentre i neroverdi pareggiano a Sorrento. Lo scontro diretto, finito in parità a Bitonto, da al Foggia una nuova certezza, quella di essere alla pari degli avversari. Di non essergli inferiori. Per cui, mirino abilitato alla 14esima e vetta pareggiata alla 16esima giornata. Foggia corsaro a Francavilla e Bitonto che pareggia sul campo del Gelbison. A questo punto il vento sembra soffiare tutto dalla parte degli uomini di Ninni Corda, ma proprio due settimane più tardi, in casa contro il Fasano prima e ad Agropoli poi, il Foggia trova due pareggi inaspettati. È questo il momento clou negativo della stagione, quello che permette al Bitonto di ritornare solo in vetta con due punti sui rossoneri. Soprattutto il pareggio di Agropoli, senza quasi un tiro un porta tentato, è l’emblema della differenza dei due Foggia visti quest’anno. Troppo differenti tra di loro. Quello determinato che trova sempre il modo di vincere, vedi le belle affermazioni su Cerignola, Nocerina e Brindisi nel girone di ritorno, insieme alla trasferta di Taranto e quello capace poi, alla 25esima giornata, di perdere in malo modo a Casarano, meritatamente e senza un briciolo di reazione. Il terra salentina il Foggia, alla vigilia, ci arriva al secondo posto e con due punti da recuperare, ma non approfitta del mezzo passo falso della capolista a Taranto. Oggi c’è un punto di distacco tra le due, che quasi certamente non sarà mai recuperato. Si dice, “inutile piangere sul latte versato” e a poco serve piangere sullo scontro diretto in casa mai disputato, che poi andrebbe anche vinto e non è un fatto così scontato. Il latte lo si è versato prima.
Fabio Lattuchella