INTERVISTA-Prof.Negro dopo lo stop dei dilettanti:"Allenarsi almeno tre volte a settimana"

INTERVISTA-Prof.Negro dopo lo stop dei dilettanti:"Allenarsi almeno tre volte a settimana"

Oggi ai microfoni di CalcioWebPuglia  c’è il “prof” Francesco Negro, preparatore atletico salentino laureato in Scienze Motorie ad Urbino. Negro inizia a svolgere la sua attività di preparatore presso una scuola calcio di Soleto per poi passare per due anni nel settore giovanile dell’US Lecce. Dopodichè approda nei Dilettanti facendo parte dello staff tecnico di Maglie(Promozione) e Gallipoli(Eccellenza). Ritorna nell’Us Lecce ma questa volta in prima squadra ( serie C).  Negli anni a seguire, sempre in serie C, è preparatore atletico di Martina Franca, Gubbio, Fermana e Novara. Quest’anno è stato a Taranto (sere D) fino a Marzo, mese in cui sono stati sospesi i campionati a causa del Covid-19.
Di seguito l’intervista.
Dopo questa quarantena sei  pronto per ripartire?
-Ripartire è una parola grossa, nel senso che c’è troppa incertezza. Il Consiglio Federale ha deciso, proprio in queste ore, la fine dei campionati dilettantistici e la ripresa invece dei campionati professionistici (A,B e C). Ma non c’è ancora nessuna data certa. Per quanto mi riguarda dovrò aspettare la nuova stagione perché, fino a prima dello stop, ero a Taranto(Serie D).
È deciso, i campionati dilettantistici si fermano. Sei d’accordo con questa decisione?
-A mio avviso era una decisione scontata, ma adesso abbiamo avuto l’ufficialità. Mi trovo d’accordo perché, effettivamente, i protocolli di sicurezza, che il Comitato Tecnico-scientifico ha messo in atto per  la ripresa del calcio, sono impossibili da attuare nei campionati dilettantistici.  Non ci sono proprio le condizioni sotto tutti i punti di vista. Bisognerebbe eseguire tamponi, test sierologici, avere medici responsabili e questo è assolutamente impossibile per queste categorie.
I calciatori professionisti sono “fisicamente” pronti per riprendere un campionato dopo più di due mesi di stop?
-Dipende tutto da quello che sarà il tempo dal ritorno agli allenamenti collettivi all’inizio della prima giornata di ripresa.  I calciatori vengono da un tempo di due mesi in cui hanno fatto degli allenamenti circoscritti in casa, quindi hanno cercato di limitare in danni.  E’ ovvio che se ci saranno quattro settimane a disposizione, prima di ricominciare, non saranno il massimo. Secondo me ce ne vorrebbero almeno dalle sei alle otto  ma questo è praticamente impossibile.
Quanto è importante il ruolo del preparatore atletico in situazioni come queste?
-Il ruolo del Preparatore Atletico è importante sempre, non solo in momenti come questo. In queste situazioni, che sono delle eccezioni, sicuramente quello fisico è un aspetto importante perché si pensa ed è effettivamente così, che avendo uno stop così prolungato dall’attività sport specifica possa portare ad un deficit di condizione. Quindi è ovvio che un preparatore atletico sia fondamentale. Ma si lavora sempre insieme allo staff perché gli aspetti da curare, oltre a quelli organici, sono anche quelli psicologici e tecnico-tattici che vengono a mancare nel momento in cui si sta fermi così a lungo. Gli staff delle varie squadre che riprenderanno a giocare dovranno essere bravi a scegliere la strategia migliore per poter arrivare all’appuntamento in maniera quanto più possibile adeguata.
Che consigli vorresti dare ai calciatori dilettantistici per mantenersi in forma in questo lungo periodo di stop?
-Il consiglio che posso dare a tutti quei calciatore che militano in campionati dalla D alla Terza Categoria è quello di non fermarsi, dal momento che ci aspetta un periodo futuro di incertezza. Allenarsi sicuramente almeno tre volte a settimana cercando di mantenere gli aspetti organici di forza e resistenza ben allenati e poi man mano che si avranno delle maggiori sicurezze riguardo la ripresa dei campionati, magari si potrà incrementare ancor di più l’allenamento. In ogni caso, in questo momento, è consigliabile comunque svolgere un minimo di lavoro fisico che sarà importante anche dal punto di vista, a mio avviso, psicologico.
Che progetti hai per il futuro?
-Continuerò a lavorare come ho sempre fatto in questi anni. Certo è un momentaccio e bisognerà aspettare il corso degli eventi perciò al momento studio e mi aggiorno sperando che passi in fretta questo periodo difficile per tutti.
Emma Schiavano

Emma Schiavano

I commenti sono chiusi