Il Molfetta fino ad oggi ha rivestito un ruolo importante nel girone H di Serie D, riuscendo a ben figurare nel corso delle prime 6 uscite stagionali, che appunto hanno visto i biancorossi proiettarsi a metà classifica grazie ai 7 punti annoverati. Quest’ultimi sono il frutto di due vittorie, avvenute contro Francavilla In Sinni (3-0) e Cerignola (2-1), e un pareggio a reti bianche contro il Picerno nell’ultima uscita precedente al blocco. Parliamo di un rendimento lineare, se non fosse per le grandi prestazioni sfoggiate contro il Bitonto e il Sorrento, due gare nelle quali gli avversari sono stati spesso messi in difficoltà dalla squadra capitanata da Renato Bartoli. In virtù di ciò, quest’oggi è intervenuto in esclusiva ai microfoni di TUTTOcalcioPUGLIA.com il tecnico del Molfetta, Bartoli, che con noi ha voluto trattare diverse tematiche attuali. Di seguito l’intervista al tecnico.
Buon pomeriggio mister. Periodo ricco di insidie e pericoli, come lo state vivendo e come state?
“Personalmente sto molto bene, la squadra si sta allenando quotidianamente e per fortuna il percorso settimanale non è cambiato granché confronto a quando giocavamo la domenica. Siamo fermi da tre settimane e nel tentativo di non perdere il ritmo partita stiamo facendo diverse amichevoli tra di noi. Ahimè negli ultimi giorni si sentono tante polemiche per questo blocco e per i recuperi, ma bisogna esser consapevoli che la realtà attuale comporta alcune variazioni. Noi abbiamo giocato tre partite nell’arco di una settimana ad inizio stagione, altri invece avranno la possibilità di recuperare alcune gare nell’arco di tre settimane. Inoltre noi, come altre squadre, torneremo a giocare dopo un mese di inattività. Bisogna accettare tale periodo, ed è difficile per tutti prendere delle decisioni concrete, sia per le società che rischiano di collassare senza gli introiti derivanti dai tifosi e dagli sponsor, sia per la Lega Nazionale Dilettanti che si trova ad un bivio e potrebbe mettere a rischio tante famiglie. Dichiaro ciò perché come tutti sanno, molte famiglie vengono portate avanti grazie ai rimborsi devoluti ai calciatori che si ritrovano in questa categoria dilettantistica. Sotto l’aspetto economico risulta importante il proseguo, d’altro canto è importante l’avvio del nuovo protocollo nel tentativo di preservare al meglio la salute del gruppo squadra, dello staff tecnico e delle famiglie di chiunque si ritrova in un club calcistico. Allo stesso tempo penso sia giusto anche far fare i tamponi agli arbitri, dal momento in cui anche loro sono delle persone, e se a noi ci obbligano a sottoporci a tamponi ogni settimana, penso che ciò debba accadere anche con i direttori di gara”.
Il ritorno è programmato per domenica 29 novembre, con la speranza che la data possa esser confermata. È ottimista al riguardo?
“Tanto dipenderà dal buon riscontro del protocollo, a meno che a livello nazionale non si raggiungano situazioni critiche che portino a decisioni drastiche. Sono una persona di natura molto fiduciosa, e sono ottimista riguardo all’arrivo sul commercio di un vaccino che possa permetterci di vivere una situazione sempre più normale giorno dopo giorno. Ovviamente questa pandemia terminerà e sono certo che il campionato sarà portato a termine, e sono fiducioso anche sul fatto che il nuovo protocollo lo mettano in atto tutte le società facenti parte del campionato di Serie D. Come per tante attività commerciali penso che sia giusto andare avanti, penso che allo stesso tempo debba continuare a girare il motore della Lega Nazionale Dilettanti, che risulta importante. Con le giuste precauzioni si potrà terminare il campionato”.
Passando a voi, invece, la sua squadra si è comportata bene nel primo scorcio di campionato e ha dimostrato di poter far bene. Lei come l’ha vista la sua squadra?
“Il nostro obiettivo è la salvezza. Abbiamo una squadra molto giovane e abbiamo deciso di inserire qualche nuovo innesto nel mezzo di un organico che per gran parte è rappresentato dai calciatori che lo scorso anno hanno vinto il campionato di Eccellenza. Sicuramente nella prima parte di campionato abbiamo affrontato cinque delle migliori formazioni del campionato e nonostante ciò siamo riusciti a fare molto bene. Difatti ci poniamo come mentalità quella di giocarci tutte le partite indipendentemente dal blasone dell’avversario, con l’intento di correre più dei nostri avversari visti i tanti giovani che compaiono nel gruppo squadra”.
Da Picerno, in virtù della gara di due domenica fa, sottolineavano il fatto che voi steste chiusi nella vostra metà di campo nel tentativo di attendere e pungere. Nonostante ciò nelle gare fino ad oggi disputate noi abbiamo visto una squadra molto intraprendente. Ci dica la sua.
“A livello di gioco tendenzialmente non attendiamo l’avversario per poi creare problemi in ripartenza, bensì preferiamo tenere il pallino del gioco e spesso metter in difficoltà le avversarie con un pressing molto alto. Preferiamo tenere la squadra che abbiamo di fronte per gran parte della partita nella propria metà campo, sempre nel limite del possibile. Ovvio che per novanta minuti non puoi mettere in atto un pressing alto, perché spesso nel secondo tempo è normale che la squadra possa subire un calo fisico e mentale. A livello generale preferiamo tenere la squadra alta nel tentativo di non far trovare linee di passaggio agli avversari, in particolar modo a squadre del calibro del Picerno che conta in rosa ottimi palleggiatori. Perciò, volevamo stare alti per fargli gettare via il pallone. Noi andremmo a giocarcela con tutti e tenteremo di creare difficoltà creando tanto sotto porta. Inoltre, nelle ultime gare abbiamo riscontrato una maggiore solidità difensiva”.
In conclusione, cosa ne pensa delle partecipanti al raggruppamento H di Serie D?
“A mio avviso la classifica rispecchia in parte quanto gli addetti ai lavori dettavano ai nastri di partenza del campionato. Ci sono squadre di alto livello come Casarano, Bitonto, Picerno, Taranto, Sorrento, Cerignola ed Altamura che disputeranno un grande campionato da qui fino al termine di esso. Ovviamente siamo consapevoli del fatto che una sola di esse potrà piazzarsi in vetta alla graduatoria, ma senza dubbio le squadre che ho citato si piazzeranno nella zona sinistra della classifica. La sorpresa è proprio il Sorrento, che ha investito meno di altre squadre e che con in organico giocatori di categoria sta presidiando la vetta. Alla lunga i valori effettivi usciranno, perciò l’attuale classifica è divisa in due parti in questo momento”.