Matteo Ciofani, difensore del Bari, analizza il pareggio interno contro la Vibonese ai microfoni di Radio Bari:
“Ieri forse troppo timidi ad inizio gara, ma poi abbiamo alzato ritmo e livello tecnico e creato nulla. Persi altri due punti, ma non cambia nulla perché mancano ancora più di venti partite e ci saranno occasioni. E’ chiaro che ci sia rabbia, amarezza e delusione perché il nostro obiettivo era quello di fare bottino pieno. Rimane la prestazione, rimangono le occasioni create, ma è mancato il gol. A livello personale, giocare da centrale non è un problema, è un ruolo che sento mio.Arbitraggio? Dobbiamo essere più forti di tutto, anche di queste cose. Andiamo avanti, noi non ci fermiamo“.
Pesa il rigore, il primo nella sua esperienza in terra pugliese, sbagliato da Antenucci:
“Dispiace per Mirco perché avrebbe meritato il gol; i rigori li hanno sbagliati tutti. Non ci siamo persi d’animo e abbiamo creato molte altre occasioni, volevamo portarla a casa, ma la palla non è entrata. Voltiamo pagina, basta rimuginare, sarebbe solo uno spreco di energie – il pensiero del difensore –. Le nostre ultime prestazioni testimoniano una crescita, per solidità, carattere, di un gruppo che è sempre più squadra. Per quanto riguarda la Ternana c’è poco da dire, complimenti a loro, in questo momento stanno dimostrando di essere i migliori. Ma in un campionato ce ne sono tanti all’interno; siamo a dicembre, dobbiamo andare avanti, altrimenti si va tutti a casa e la chiudiamo qui“.
Ciofani conclude poi:
“A volte, nel calcio, come nella vita, capitano situazioni che sembrano ripetersi, ma l’epilogo non è già scritto; a me è successo a Frosinone in B arrivando per due anni di fila terzo a pari punti con la seconda, condannato così a giocare i playoff. Quando una cosa si ripete, e la prima volta non è andata bene, pensi che tutto finisca alla stessa maniera, che la vita ce l’ha con te. E invece può essere occasione per fare quel salto psicologico e di qualità che serve; lo so che sono parole difficili da accettare, per lo sconforto ci si chiude in un’idea, ma l’epilogo può essere diverso. Se ci fissiamo nell’idea di trovare sempre davanti qualcuno più forte, che fa 12/13 vittorie di fila, andiamo incontro a quel vittimismo che non ci serve. Siamo il Bari, lo dobbiamo dimostrare in campo certo, ma nessun alibi, tolgono solo energie. Tutte le componenti devono fare il proprio, poi i risultati vengono“.