In concomitanza con la ripresa degli allenamenti che condurranno il Taranto alla prossima sfida interna del sei gennaio contro il Fasano, abbiamo ascoltato il direttore sportivo del Taranto Francesco Montervino con il quale abbiamo parlato del momento positivo attraversato dalla squadra di mister Laterza, del rapporto simbiotico tra tecnico e lo stesso dirigente e di quelli che sono le speranze per il prossimo anno calcistico.
Buoni presupposti per il nuovo anno: “Prima di questa brave sosta abbiamo chiuso il campionato al primo posto in coabitazione, la squadra ha avuto modo di riposare a dovere e l’ho ritrovata carica e già pronta per rimettersi a lavorare con più ardore di prima, il mister come al solito è tanto stimolato e voglioso. Credo che al di là del primo posto ci siano tanti presupposti anche per l’anno nuovo.”
Importanza del gruppo: “Credo che nelle ultime due gare, se consideriamo le innumerevoli defezioni, tutto il gruppo, compreso chi gioca meno, ma soprattutto gli under abbiano saputo fare gruppo e affrontare situazioni difficili. Inoltre penso che a volte si impara sulla propria pelle; quando capita di ottenere dei risultati non positivissimi come quelli di Casarano e Gravina per via di alcune situazioni, si cerca di giovare da quelli che sono gli insegnamenti. Indubbiamente la squadra era più abituata a soffrire, nel momento in cui è arrivato il momento in cui avevamo preso gol nel recupero, la squadra è stata brava a gestirlo e non prendere gol.”
Impermeabilità difensiva: “ Questo è un aspetto che non è dovuto solo dai difensori ma anche dal lavoro che ha fatto un attaccante come Abayian o come gli esterni che hanno giocato in queste partite. È un lavoro sporco che ti consente di non prendere gol che parte dal reparto offensivo.”
Attaccante di manovra: “Non ci dobbiamo fossilizzare sul concetto dell’attaccante come colui che fa un gran numero di gol. Attaccante per noi è soprattutto colui che fa respirare la squadra, guadagna qualche punizione, gioca di sponda e fa salire la squadra. Abayian a mio avviso nelle sue apparizioni ha fatto molto bene, non va considerato il fatto he non abbia fatto gol ma il lavoro che ha fatto ai fini della squadra.”
Rapporto con Laterza: ” Il mio ruolo è quello di prendere delle decisioni ma non di giudicare il mio allenatore, bensì di sostenerlo, incoraggiarlo e consigliarlo ove ce ne fosse bisogno. Il rapporto con Giuseppe è un rapporto straordinario, eccezionale, è un ragazzo serio e voglioso che ha voglia di far crescere sia il Taranto che se stesso. Ho avuto con tutti gli allenatori un buon rapporto e sicuramente con lui condivido tante idee molto simili, credo che stiamo andando molto bene.”
No al mercato lungo: “ Per me è un male e condivido l’idea di mister Laterza. Non si può lasciare un mercato aperto per tutto questo tempo però ormai c’è e andiamo avanti, tanto comunque non ci facciamo condizionare da tutte queste dinamiche, abbiamo le idee chiare e faremo quello che riterremo opportuno.”
Tanti nomi, trattative da chiudere: “Diaz è un calciatore forte che a me piace, un giocatore forte che conosce bene anche il mister, anche il suo è un nome interessante come quelli che sono stati fatti, vedremo nei prossimi giorni che cosa accadrà, speriamo quanto prima di chiudere con un attaccante.”
Mercato in uscita: “ Ci sta che qualche ragazzo possa chiedere più spazio ma la bravura di una società sta nel far capire che lo spazio per tutti arriverà. Ma devo essere sincero, sino a questo momento nessun ragazzo ci ha chiesto di essere ceduto.”
Calendario: “Se è vero che nel prossimo mese giocheremo tre partite in casa su quattro, bisogna dire che a mio avviso in questo campionato non esistono partite facili, basti pensare alle difficoltà che ci hanno creato squadre come Gravina e Aversa. Siamo stati avvantaggiati dal fatto che oggi siamo primi e abbiamo fatto tantissimi scontri diretti. Ma per me incontrare il Fasano è come incontrare il Casarano.”
Soddisfatto non solo per i risultati: “ Sono molto contento perché il problema a Taranto non è costruire una squadra ma ricostruire totalmente un ambiente che ci è sempre stato avverso e che forse oggi ci guarda con un poco più di simpatia. L’obiettivo di tutti, miei e nostro è quello di ricompattare quella che potrebbe essere la vera forza di questa città, lavoriamo giorno per giorno con questo obiettivo.”