Sono poche e vaghe le notizie sulla sorte del calcio dilettantistico e di base, le cui attività sono sospese fino al 5 marzo, per come disposto dal d.p.c.m. del 14 Gennaio. Zero speranze, invece, di vedere il pubblico sugli spalti con il miglioramento della situazione epidemiologica, nonostante la campagna vaccinale avviata, seppur a rilento.
E’ quanto emerge dalle parole del ministro dello sport, Vincenzo Spadafora, ieri ospite della trasmissione di Rai3 “Titolo V”.
Sul tema dell’apertura degli stadi, Spadafora è stato netto: “Mi dispiace ma credo che per questa stagione sportiva sarà complicato rivedere gli stadi con il pubblico”. Superata, quindi, l’idea del presidente della Lega A, DalPino, che aveva proposto di aprire gli stadi ai vaccinati.
Sull’attività dilettantistica di base e lo sport dilettantistico, invece, una flebile riapertura: “Il Dpcm scade a marzo, ma in quel periodo bisognerà pensare alla riapertura parziale dello sport di base“, concludendo poi che “pensare di poter avere così tante persone dirette verso la stessa direzione è molto complicato in questo momento“.
Cosa significhi “riapertura” e “parziale”, però non è dato saperlo, per il momento. Marzo non è, poi, così lontano. Specie se le società, tecnici ed atleti dilettantistici dovranno riorganizzarsi per la ripresa.