Il trentasettenne totem neroverde regala tre punti pesantissimi ai suoi con un gol da attaccante puro all’84°. Mercoledì il recupero ad Aversa.
“…mi ritrovai per una Selva oscura, ché la diritta via NON era smarrita”…
Mutuare da Dante Alighieri pensieri e parole è sempre operazione delicata, dato il doveroso rispetto verso il Sommo Poeta e l’ambito decisamente profano in cui tale prestito avviene, ma la vicina Selva di Fasano che ha visto il “viandante” Bitonto uscire vincitore in rimonta dal “Vito Curlo”, nel mezzo quasi perfetto del cammin di questo atipico Campionato di Serie D, ha servito un’occasione troppo ghiotta per non essere colta al balzo.
Un balzo, in avanti, è stato fatto in classifica proprio dal Leoncello (altro inevitabile riferimento al Canto I della Commedia dantesca), alla prima uscita ufficiale con Valeriano Loseto in panchina, subentrato appena 72 ore fa a Nicola Ragno, sollevato dal suo incarico dopo il pesante tonfo interno contro la Puteolana.
Il Paradiso in classifica è ancora molto lontano e ci sarà da mettersi definitivamente alle spalle anche il Purgatorio delle zone medio-basse, ma quantomeno il nuovo corso tecnico del Bitonto Calcio può dirsi avviato al meglio. E l’Inferno, stasera, pare un ricordo più sbiadito nelle menti provate dell’ambiente e dei tifosi neroverdi.
La cronaca della partita. Clima gelido e a tratti nevoso anche a Fasano.
Il primo Undici titolare di mister Loseto vede il ritorno al 3-5-2 con Figliola ben saldo al suo posto a difesa della porta; Petta, Dicecco e Colella a comporre una granitica retroguardia total over; gli under Caruso e Nannola presiedono le corsie esterne, mentre il perno Biason, Mariani e Montinaro sono i tre nel mezzo. Lattanzio-Palazzo davanti. Al suo esordio assoluto la splendida Maglia del Centenario, che la società del patron Rossiello ha deciso di utilizzare per la prima volta proprio a Fasano: scelta non casuale, densa di significati in un momento-bivio della stagione. Porterà bene…
Panchina, tra gli altri, per l’acciaccato Piarulli, Taurino e l’attaccante della Juniores, Evangelista; indisponibili Di Modugno, Sirri, Triarico e Genchi-Palmisano, per i quali la stagione è pressoché finita.
Risponde specularmente mister Vito Costantini – che guida una squadra battagliera imbattuta da quattro giornate – con Suma in porta, Camara, Lopez Petruzzi e Urquiza in difesa; Melillo, Difino, Urruty Bourras, capitan Bernardini e Dorval i cinque di centrocampo, da destra verso sinistra. Losavio-Trovè a comporre un tandem offensivo di teenagers e di belle speranze. Si parla spagnolo tra i biancoazzurri, con ben sette argentini in distinta. Per la gioia relativa del neroverde Turu Biason, al quale, almeno per un pomeriggio, mancherà un po’ meno l’amata patria albiceleste.
Dopo tre tiri senza pretese firmati Lattanzio, Melillo e Bernardini, è Mariani a scaldare per primo i pochi autorizzati infreddoliti presenti sulla tribuna coperta del “Vito Curlo”. Siamo al minuto 34. L’ormai ribattezzato “Barellino di Bitonto” colpisce pregevolmente al volo di destro su pennellata opposta di Palazzo. Attento il giovane Suma, che impedisce al centrocampista del Quartiere San Paolo di bissare la rete realizzata contro il Nardò, domenica scorsa.
44’: arriva il vantaggio fasanese nel momento migliore del Bitonto (film già visto contro la Puteolana…) con il diciottenne Trovè, lesto a finalizzare una bella manovra dei suoi avviata da Melillo e proseguita con l’ottima assistenza dalla fascia destra di un Bernardini colpevolmente solitario. Figliola bucato da due passi senza alcuna pietà.
Tre minuti di extra time e l’arbitro manda tutti a bere un tè bollente, mentre in tribuna stampa c’è chi si affida ad un buon rosso autoctono. Contesa poco spettacolare e carenza di occasioni-gol degne di questo nome figlie principalmente di un terreno di gioco molto molto pesante.
Il secondo tempo.
Loseto fa bene la sua parte negli spogliatoi e non cambia gli uomini in campo, ma saranno loro a cambiare immediatamente atteggiamento. La reciproca fiducia darà i suoi frutti…
Nannola, fra il secondo e il terzo minuto, prima scodella un bel cross dalla sinistra che non trova Lattanzio pronto all’appuntamento con il pareggio, poi conclude alto di sinistro da posizione molto invitante. Poco dopo Lattanzio, sempre su assistenza di Nannola, calcia debolmente col mancino da centro area. Para a terra Suma. Sono i preludi del meritato 1-1: minuto 14, Palazzo si traveste da mago in mezzo ad una caterva di maglie biancoazzurre e serve sul piede di Lattanzio un cioccolatino da scartare. Il capitano-centravanti non si fa pregare, perfora Suma con precisione e zittisce tutti coccolato dai diciannove compagni di squadra.
Otto minuti più tardi, l’assistman Palazzo viene richiamato in panchina, dopo aver dato molto sul fangoso rettangolo del “Curlo”. Dentro Taurino.
25’: il Faso ultimo in classifica vuole vincerla quanto e più del Bitonto. Costantini getta così nella mischia la terza punta, Lopez, in luogo del braccetto di difesa argentino Urquiza (ammonito e un po’ in affanno). Bernardini spaventa Figliola dalla medio-lunga distanza due volte in un minuto.
34’: rischio grossissimo per la retroguardia bitontina. Colella si fa anticipare sulla trequarti, ben tre giocatori fasanesi si involano verso la porta avversaria, contro due soli difensori e Figliola. La conclusione finale dei locali, però, finisce alta sul montante. Spreco notevole.
37’: il sinistro in area di Taurino arriva troppo lento fra le braccia di Suma.
39’: Diceccooo! Da centrale difensivo di giornata a bomber di razza della possibile svolta in men che non si dica, il trentasettenne totem abruzzese realizza il punto dell’1-2 con una conclusione dai 12 metri circa, sugli sviluppi di un corner, degna dei migliori killer delle aree di rigore. Partita ribaltata, sarà il capitale colpo da tre punti per i Leoncelli del Centenario.
A parte la “virilità calcistica” tipica dei momenti finali concitati come questi (ne fa le spese mister Loseto, espulso), non accade null’altro di veramente importante fino al triplice fischio del direttore di gara, avvenuto dopo cinque minuti di recupero tendenti all’infinito, in quanto a percezione…
Nel giorno dei cuori palpitanti per antonomasia, il Bitonto torna a far battere forte – di gioia e fiducia – il muscolo cardiaco di tutti i suoi tifosi e sostenitori a vario titolo, per i quali le sfide contro il Faso non sono mai banali. Tuttavia, i festeggiamenti non potranno durare chissà quanto: testa subito al recupero infrasettimanale di Aversa e alle altre tre partite che attendono i neroverdi fino al termine del mese.
17^ GIORNATA CAMPIONATO SERIE D – GIRONE H
CITTÀ DI FASANO – BITONTO 1 – 2
Reti: 44’ pt Trovè, 14’ st Lattanzio, 39’ st Dicecco
CITTÀ DI FASANO: Suma, Urquiza (25’ st Lopez), Dorval (48’ st Lanzone), Urruty Bourras, Lopez Petruzzi, Camara, Melillo, Difino, Losavio (10’ st Dambros da Silva), Bernardini (C), Trovè.
A disp.: Caccetta, De Miranda, Narese, Nadarevic, Nellar, Calabria. All. Costantini
BITONTO: Figliola, Caruso, Colella D., Petta, Biason, Dicecco, Mariani, Montinaro (43’ st Capece), Palazzo (22’ st Taurino), Lattanzio (C), Nannola.
A disp.: Zinfollino, Milani, Zaccaria, Piarulli, Passaro, Colella S., Evangelista. All. Loseto
Arbitro: Duzel (Castelfranco Veneto). Assistenti: Roncari (Vicenza) e Storgato (Castelfranco Veneto).
Ammoniti: Trovè, Urquiza, Dorval (F); Montinaro, Petta, Dicecco, Caruso, Figliola (B).
Espulso l’allenatore del Bitonto, Valeriano Loseto, al 46’ st.
Note: minuti di recupero 3’ pt – 5’ st.
Fonte: Bitonto Official WEBSite