Termina con un pareggio l’anticipo di Serie B. Gli ospiti sono più pericolosi e centrano anche un palo. La squadra di Caserta soffre l’assenza dell’attaccante
Il big match della terza giornata di Serie B finisce 0-0, ma è solo un caso. Benevento e Lecce danno vita a una gara bella, ricca di occasioni ma praticamente a senso unico, almeno per 70 minuti. La formazione che ai punti avrebbe meritato la vittoria, infatti, è quella di Baroni, molto più pericolosa e molto più “squadra” rispetto agli uomini di Caserta (17-8 il totale dei tiri). Un copione inaspettato, visto che entrambe le rose si sono rafforzate in estate e i due allenatori hanno a disposizione uomini di altissimo livello. Ma, almeno al momento, il Benevento è parso decisamente più indietro. Per il Lecce, la sensazione è che i tre punti mancati siano stati davvero una questione di sfortuna, perché gioco e identità ci sono e sono anche ben definiti. Manca però il gol, che i salentini non hanno ancora trovato su azione in tre partite. Barone può sorridere per una batteria di esterni di altissimo livello, con Di Mariano e Strefezza che hanno creato le occasioni migliori. Spuntato Coda, che ha sbagliato un paio di occasioni non da lui. Caserta dovrà invece aggiustare qualcosa soprattutto sui calci d’angolo, perché ha rischiato di subire gol ogni volta che i salentini hanno battuto un salentini. Pesante l’assenza di Lapadula, con Moncini che non è riuscito a sostituirlo a dovere. I sanniti salgono a quota 4 in classifica, i salentini rinviano ancora l’appuntamento con la vittoria e vanno a 2.
LA PARTITA
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Il Lecce parte fortissimo e dopo un minuto conquista già un corner, al 3’ Vogliacco è provvidenziale e ferma Coda a pochi passi dalla porta. I primi istanti di gara fanno subito capire l’andazzo del match: Lecce arrembante e vicinissimo al gol, Benevento arroccato dietro e salvo per qualche centimetro. A confermarlo, al 7’ Di Mariano e Strefezza sfiorano la rete a pochi secondi di distanza, ma Paleari si salva. Il primo squillo dei sanniti arriva al 26’: cross di Foulon dalla sinistra, Lucioni mette il piede ma costringe Gabriel al miracolo per evitare l’autogol. Il Benevento prova ad alzare i ritmi, ma il portiere salentino non corre più rischi. La ripresa è ancora di più un assolo del Lecce: i salentini si vedono annullare dal Var un rigore assegnato per un tocco di mano di Calò (che non c’è) al 49’, poco dopo Paleari è fenomenale su Hjulmand. Foulon si fa murare da Gallo a un passo dal gol, ma al 64’ il Lecce ha l’occasione più clamorosa: Strefezza incrocia il destro dal limite, la palla si infrange sul palo. L’azione non finisce e, pochi secondi dopo, Coda si divora il vantaggio di testa. Il Benevento vive di folate, al 68’ Sau scappa sul fondo e va al centro per Improta, che segna: il gol è però annullato per fuorigioco dell’attaccante sardo. I ritmi si abbassano a e 3’ dalla fine Improta si divora il vantaggio: cross di Foulon dalla sinistra, Gabriel la tocca e la aggiusta involontariamente per il numero 16, che si fa sorprendere dalla deviazione e la manda a lato a porta vuota.
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