“È stato mandato un forte segnale a tutte le squadre che lottano come noi per vincere il campionato. Venivamo da una bruttissima sconfitta a Francavilla Fontana e ci siamo rifatti in casa con il Catanzaro”.
Così l’attaccante del Bari, Simone Simeri commenta ai microfoni di RadioBari la vittoria nello scontro diretto coi calabresi, arrivata grazia a un suo gol. “L’ho notato stamattina: ho fatto quattro gol, e tre hanno portato nove punti alla squadra. Sono contento perché a volte è meglio farne pochi ma buoni. Sentirsi capocannoniere della squadra con sole quattro reti fa un po’ ridere, però l’importante è che comunque arrivano i risultati a prescindere da chi fa gol. Come ho sempre detto quest’anno, quello che chi ci sta dando una mano sono anche i gol dei centrocampisti e dei difensori, oltre a quelli degli attaccanti.
Dopo il mio gol, quando ci siamo abbracciati, ad Antenucci infatti gli ho detto: ‘Mirco, come ai vecchi tempi’. Mi sono venuti un po’ in mente i ricordi di due anni fa, quando comunque io e Mirco abbiamo fatto 30 gol e quasi una ventina di assist insieme, quindi siamo ritornati quelli di una volta. Però mister Mignani ci fa ruotare com’è giusto che sia perché siamo tanti, forti e meritiamo tutti di giocare, ma con Antenucci c’è quell’affiatamento come negli anni passati. Con la Juve Stabia sarà una partita speciale perché a Castellamare di Stabia ho lasciato il cuore: innanzitutto mi sono trovato benissimo, poi lì ho rivisto dopo tanti anni e mi sono rimesso insieme con la mia attuale moglie, che è di Pompei ed è molto vicina a Castellamare di Stabia.
Oltre a questo, per me quell’anno è stato emblematico e molto particolare perché sono arrivato in doppia cifra, abbiamo perso i quarti di finale dei play-off con una squadra giovanissima. Quindi ritornare al Menti è un’emozione importante”. Lo riporta tuttobari.com.