Sabato il serbo sarà di fronte al fuoriclasse a cui s’ispira. All’età di Dusan, Ibra aveva già mostrato al mondo il suo talento, ma segnava meno
Sono tornati alla base con due stati d’animo opposti, Dusan Vlahovic e Zlatan Ibrahimovic. Il serbo ha ancora il sangue che pulsa per la qualificazione al Mondiale, raggiunta all’ultimo secondo e strappata niente meno che a sua maestà Cristiano Ronaldo. Ibra, invece, ha vissuto il ritorno in nazionale come peggio non si poteva: Svezia sconfitta in Georgia e poi in Spagna, “retrocessione” ai playoff e pure un colpo proibito ad Azpilicueta che potrebbe costargli una squalifica agli spareggi. Per entrambi, però, è già tempo di rituffarsi sul campionato. E sabato saranno l’uno di fronte all’altro, in un Fiorentina-Milan che misurerà la consistenza dei sogni scudetto rossoneri e delle ambizioni europee dei viola. Dusan sarà titolare, Zlatan forse: ma se non tutta, giocherà sicuramente una parte della gara che lo oppone a quel 21enne…