Simone Inzaghi ha ideato alcune possibili mosse per bloccare la furia del nigeriano bravo sia al centro dell’area che sulle fasce
L’orgoglio, l’ambizione e lo spauracchio. Tutti insieme, in campo a San Siro, per quella che per l’Inter potrebbe essere già l’ultima chiamata scudetto. Strano a dirsi, visto che siamo ancora a novembre. Ma pensare di risvegliarsi lunedì mattina a meno 10 dalla vetta è un incubo che in casa nerazzurra nessuno vuole vivere. Simone Inzaghi cerca la gara della svolta e il primo successo in uno scontro diretto da quando siede sulla panchina interista. L’amarezza per le vittorie sfumate contro Atalanta, Juve e Milan, tutte anche a causa di un rigore (quelli sbagliati da Dimarco e Lautaro contro Dea e nel derby, o quello assegnato nel recupero ai bianconeri e trasformato da Dybala) è ancora viva: con quei tre successi oggi la classifica avrebbe un altro senso. E lo avrebbe anche la sfida contro il Napoli, che invece ora è gara senza appello. E…