Secondo l’Ansa, la cifra della presunta evasione fiscale è basata sul valore di mercato gestiti dai due procuratori
Potrebbe sfiorare i 60-70 milioni di euro la cifra, al momento solo un calcolo ipotetico, della presunta evasione fiscale derivata dai compensi sui contratti di compravendita o rinnovo dei giocatori trattati da Fali Ramadani, procuratore macedone tra i cinque più potenti al mondo indagato, con l’agente sportivo Pietro Chiodi, nell’inchiesta della Procura di Milano su presunte irregolarità nel calciomercato con un sistema di esterovestizione societaria. La somma, secondo l’Ansa, è frutto, allo stato, di una stima basata su un dato: Ramadani gestisce un parco atleti per un valore totale di circa 770 milioni di euro.
l’indagine
—
L’indagine, coordinata dal pm Giovanni Polizzi e dal procuratore aggiunto Maurizio Romanelli e condotta dal Nucleo Speciale di Polizia Valutaria della Guardia di Finanza, riguarda i reati di omessa presentazione della…