Listkowski e Calabresi stendono Thiago Motta, contestato: pugliesi agli ottavi contro i giallorossi
Il Lecce resta l’unica squadra di Serie B in corsa: Baroni si guadagna gli ottavi affondando uno Spezia sempre più in confusione. I gol di Listkowski e Calabresi decidono il match, il Lecce si merita la Roma negli ottavi. Non finisce bene per lo Spezia: i tifosi contestano durante la partita e alla fine assediano i cancelli verso gli spogliatoi in cerca di un confronto con la squadra.
L’avvio
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Thiago Motta deve pensare alla partita di campionato con l’Empoli, da non sbagliare, e risparmia qualche energia – Maggiore nemmeno convocato -, finendo per schierare un 3-5-2 dal centrocampo leggerino ma con Agudelo che dà almeno qualche segno di vita. Anche Baroni è concentrato sul campionato e si presenta in veste meno temibile: dei 21 gol complessivi del suo tridente titolare, ci sono solo i 9 di Strefezza in panchina. Lo Spezia onora inizialmente il proprio status e cerca la partenza forte, con due calci d’angolo nel primo quarto d’ora: sul secondo, Strelec sbuca di testa in area ma il portiere leccese – di maglia e di nascita – Bleve respinge d’istinto. Poco dopo, al 15’, Sher prova dalla distanza e Bleve controlla in due tempi, poi al 19’ il portiere giallorosso non ha problemi a controllare un sinistro senza forza di Agudelo dal limite dell’area. Nel frattempo, il Lecce-2 ritrova i meccanismi di squadra. Le ali – Listkowski e Rodriguez – stringono e lasciano spazio alle discese dei terzini, soprattutto di Barreca a sinistra. Un suo cross al 27’ trova la spaccata di Rodriguez e Zoet pareggia la paratona di Bleve. Ma il Lecce è più padrone del campo, nello Spezia Sher sparisce e il centrale di centrocampo Kiwior è tagliato fuori. Così gli ospiti stappano il risultato al 43’ su splendida azione: Olivieri esce dai blocchi difensivi e chiude l’uno-due largo con Barreca che disegna perfettamente per la testa di Listkowski (sovrastato il 2003 Bertola, all’esordio in prima squadra). Lo Spezia si ritrova sotto e prova a risalire subito, ma il sinistro di Strelec è deviato sopra la traversa da Bjorkengren.
La ripresa
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Thiago Motta ricomincia nella ripresa con Bourabia al posto di Kiwior e Antiste per Erlic, quindi un difensore in meno e un attaccante in più per un teorico 4-3-3. Antiste però si mette sulle tracce di Barreca e in fase di non possesso lo Spezia resta 3-5-2, quindi fa fatica a comporre la prima linea a tre. E Bourabia non aiuta la prima costruzione. Anzi. Un gol annullato a Olivieri per fuorigioco al 7’ annuncia la capitolazione. Al 10’ lo Spezia sbaglia in uscita, il Lecca va in aggiramento, Rodriguez prende il fondo e crossa per il puntuale appuntamento con il sinistro al volo di Calabresi, uno dei cinque giallorossi in area avversaria. 2-0 Lecce. Meritatissimo, perché la squadra di Baroni aggredisce, pressa, tiene la linea difensiva alta. Allo Spezia non va neanche bene, perché il colpo di testa di Strelec – il meno peggio dei suoi – su cross di Ferrer al 19’ sbatte sul palo esterno. Thiago Motta prova ad alimentare il momento positivo con la corsa di Reca, il fisico di Nguiamba e l’agilità di Colley ma raccoglie pochissimo. Reca va in gol al 38’ ma da posizione di fuorigioco. Il Lecce invece punge ancora in contropiede, ma sembra quasi non voler affondare troppo. I giovani che inserisce Baroni – Gallo, Felici, Gendrey, Burnete oltre al più “maturo” Gargiulo – alzano di nuovo l’intensità e tengono lontano lo Spezia fino alla fine.
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