Montagne russe al “San Nicola” per il Bari che inaugura il suo 2022 con un pirotecnico 3-3 contro il Catania. I galletti vanno sotto per due volte ma riescono ad acciuffare in entrambe le occasioni la formazione etnea senza però riuscire a piazzare la zampata vincente. Sugli scudi Mirco Antenucci che, con la doppietta odierna, raggiunge e supera quota 200 gol in carriera.
Il tecnico Mignani opta per il 4-3-1-2 dando spazio alla formazione prevista alla vigilia con il solo Marras in campo al posto di Daniele Paponi. Complici le assenze di Maita, Scavone (entrambi squalificati) e l’infortunato Bianco a centrocampo maglia da titolare per Davide Di Gennaro che, come vedremo, sarà uno tra i peggiori quest’oggi. Di contro, il Catania di mister Baldini arriva in Puglia in piena emergenza tra Covid, squalifiche e una situazione societaria molto precaria. I siciliani, inoltre, perdono Calapai e Maldonado entrambi ceduti nel calciomercato e si affidano a Luca Moro in attacco. Il puntero, classe 2001 e di proprietà del Padova, è l’attaccante più prolifico in tutte le categorie superando anche gente del calibro di Immobile e Vlahovic.
Giornata tipicamente invernale a Bari con temperatura fredda e una pioggia che diventerà sempre più battente nello svolgimento del match. Il match inizia a ritmi lenti con i circa 3500 infreddoliti spettatori che assistono ad una lunga fase di studio. Fase che si rompe quando il cronometro è al quarto d’ora di gioco: Di Gennaro sbaglia l’intervento e affonda in area Russini: il signor Cascone indica subito il dischetto del rigore con Moro che dagli undici metri batte Frattali. Bari sotto e 19esimo gol stagionale per l’attaccante di Monselice. Il Bari, colpito nell’orgoglio dallo schiaffone etneo, riaccende il match e perviene quasi immediatamente al pareggio: azione da stropicciarsi gli occhi di Antenucci con il 7 biancorosso che salta come birilli i difensori ospiti e batte Stancampiano sul primo palo. 200 gol in carriera per l’attaccante di Roccavivara con quasi 50 gol siglati in maglia biancorossa. I galletti prendono il comando del gioco e quando sembra che i binari sono quelli giusti ci pensa un deludente Di Gennaro in versione brutto anatroccolo a rimettere il Catania avanti: errore pacchiano per lui con un passaggio lento ed orizzontale che favorisce Greco, il rapido giocatore rossoblù brucia la difesa biancorossa e batte Frattali per il nuovo vantaggio etneo. I galletti, come successo nel primo gol, si ributtano a capofitto in avanti e collezionano numerose occasioni da gol con Antenucci che, in un paio di circostanze, non trova la porta per pochi centimetri. Il Catania, nonostante le difficoltà, è ben chiuso nella sua metà campo e alla prima occasione prova a pungere in contropiede ma Greco, dopo aver saltato Terranova, smorza il suo tiro. Se non bastassero le difficoltà del risultato e di un avversario coriaceo, il Bari perde Ruben Botta per infortunio: l’argentino, quasi al tramonto della prima fazione, rimedia un infortunio al ginocchio che lo costringe ad uscire in barella. Da valutare l’entità dell’infortunio dell’ex interista in vista di un febbraio di fuoco con il 10 biancorosso sostituito da Cheddira.
La ripresa si apre con Di Gennaro che resta negli spogliatoi e Citro al suo posto per dare più vivacità all’attacco biancorosso. Il canovaccio è lo stesso col Bari quasi sempre in fase offensiva ed il Catania pronto a colpire. Prima è Cheddira per poco a non trovare la via del gol poi è il Catania ad assestare il 3-1: contropiede della formazione etnea con Moro che esalta Frattali con una parata monstre ma è pronto Biondi per un comodo tap-in. Chi pensa che il match abbia finito di riservare emozioni si sbaglia di grosso: passano due giri di lancetta e Cheddira viene steso in area di rigore con Antenucci che firma il 2-3 e riapre i giochi. Il Bari è tutto in attacco e il Catania potrebbe rimettersi in doppio vantaggio ma, prima Moro grazia Frattali da ottima posizione, poi è Biondi a cestinare alto un contropiede di Greco. Il Bari, sotto una pioggia sempre più insistente, trova caparbiamente il 3-3: lancio delle retrovie di D’Errico per Walid Cheddira che batte Stancampiano con un delizioso pallonetto. Pareggio biancorosso a quasi 20 minuti dalla fine del match con Mignani che mette nel mirino la vittoria inserendo Simeri, Belli e Ricci per dare uno sprint nel finale. La capolista cerca il gol del 4-3 ma la fortuna non sorride prima a D’Errico poi a Cheddira che vedono i propri tentativi perdersi a pochi centimetri dalla porta catanese. Cinque minuti di recupero che vedono tanta confusione e poca lucidità e fanno da antipasto al triplice fischio che sancisce il 3-3 finale.
Bicchiere mezzo pieno o mezzo vuoto? Difficile dirlo dopo una partita del genere e con un 3-3 che avrà fatto sicuramente divertire gli spettatori neutrali. Di buono per il Bari, quest’oggi, c’è sicuramente da salvare la voglia di non perdere il match e, ad un certo punto, la voglia di vincerla. I galletti hanno recuperato il Catania in ben due circostanze rimontando, addirittura, due gol dal 1-3 al 3-3. La squadra ha fatto la sua buona partita con un Antenucci che dimostra di essere finalmente il leader di questa squadra. Al di là della doppietta e dei 200 gol messi a referto, l’ex spallino ha fatto un ottima partita con 90 minuti conditi da corsa e giocate importanti. In fase offensiva, bene anche D’Errico che dopo un nervosismo iniziale ha preso per mano il Bari tentando diverse volte la conclusione ma senza però centrare il bersaglio grosso. Il pareggio odierno evita, inoltre, di perdere l’imbattibilità interna e in classifica consente di mantenere le distanze da Avellino e Monopoli che hanno pareggiato in Irpinia per 2-2. Nelle note negative, invece, finisce a mani basse Di Gennaro: era chiamato a sostituire Mattia Maita ma due suoi errori spianano la strada al Catania. Lento, impacciato, senza idee: l’ex cagliaritano sembrava con la testa lontano dal progetto e, considerando le voci che lo vogliono in partenza, non è da escludere sorprese dell’ultim’ora. Male anche la difesa e in generale la fase difensiva: tre gol concessi ad una formazione in emergenza, almeno 2-3 occasioni in cui il Catania è andato vicino al gol. da rivedere Terranova e Celiento, apparsi spesso in difficoltà quest’oggi, mal protetti dal centrocampo che era presente solo in fase offensiva.
Prossimo impegno domenica prossima al “Marcello Torre” di Pagani contro i campani che oggi hanno bloccato per 1-1 il Taranto.
Bari (4-3-1-2): Frattali; Pucino, Celiento, Terranova, Mazzotta; Mallamo, Di Gennaro, D’Errico; Botta; Antenucci, Marras. All. Mignani
Catania (4-3-3): Stancampiano; Albertini, Ercolani, Monteagudo, Pinto; Provenzano, Cataldi, Greco; Biondi, Moro; Russini. All. Baldini
Antonio Genchi