Pres Potenza: “E’ il momento di uscire di scena, stasera mi dimetto”

Pres Potenza: “E’ il momento di uscire di scena, stasera mi dimetto”

Amareggiato e provato Salvatore Caiata, presidente del Potenza, che in conferenza stampa come riportato da tuttopotenza ha annunciato le sue dimissioni dalla carica dopo la sconfitta contro l’Avellino. “Sono stati cinque anni meravigliosi, meravigliosi. Nel bene e nel male, perché quando si ha un rapporto così forte e viscerale bisogna viverlo nel bene e nel male e bisogna avere anche la capacità di capire quando è il momento di uscire di scena. È questo il momento perché per me è una sofferenza troppo forte, troppo forte. Non ha senso è un contro natura. È vero siamo ultimi in classifica, ma io sono orgoglioso di aver condotto sempre con serietà, onestà una società che in cinque anni ha dato lezione di stile, educazione, a tutta Italia. Abbiamo portato la nostra piccola città al centro dell’attenzione nazionale con iniziative di solidarietà, di socialità, simpatiche, di divertimento, siamo stati sulla bocca ti tutti. Abbiamo fatto bene, abbiamo vinto, abbiamo anche perso come stasera. Però speravo che fossimo andati e nonostante ultimi in classifica, nonostante gli sforzi, nonostante tutto quello che stiamo facendo, non ha senso. E io non sono capace di proseguire e visto che ormai mi pare assodato che venga considerato io il problema non posso sentire offendermi come mi sono sentito offeso questa sera perché si risultati sono una cosa, la gestione e la serietà è un’altra cosa. Si può perdere sul campo ma si può vincere fuori dal campo come hanno fatto tante società in questi anni che pur essendo retrocesse sono state ripescate per perché hanno rispettato gli adempienti oppure si può sparire come siamo spariti noi per motivi bruttissimi. Non era il caso di questa società e questa società avrebbe continuato in ogni caso con la forza di ripartire come fanno tanti. Allora visto però che noi non ce l’abbiamo, non ce l’abbiamo questa forza, questa cultura io mi faccio da parte lascio nelle mani dell’associazione, stasera mi dimetto da presidente per cui lascio nelle mani di Michele Falasca che sono mani sapienti mani d’oro, le sue come tutti gli altri dell’associazione. Non sono in grado di dare di più”.

Prosegue sempre il presidente. “Non è una questione di soldi perché qua non abbiamo mai mandato via una persona che aveva un soldo da avere. Abbiamo detto di no a chi ha provato a estorcerci i soldi con la minaccia, con la diffamazione. Attualmente non dobbiamo niente. Siamo stati dei signori con tutti quelli che hanno lavorato con noi seriamente, abbiamo pagato l’altro giorno l’ultima rata dell’Iva 2014 allora ci sono due aspetti io che sto quindi mi sento ferito, lacerato, ma non faccio vittimismo. Fa parte del gioco ed è normale. Il calcio è un imbuto dove si entra da sopra e si esce sempre da sotto quindi che dovessi uscire da sotto lo sapevo da tempo. Non ho avuto la forza di lasciare nel momento migliore come si fa perché io come ho fatto sempre in vita mia perché c’è il cuore, c’è l’affetto, c’è l’amore per questa squadra per questi colori quindi, era troppo difficile lasciare quando è arrivato il Covid, abbandonare la nave era troppo difficile lasciare dopo Reggio Emilia quando abbiamo sfiorato la serie B, era troppo difficile lasciare l’anno scorso quando abbiamo fatto un miracolo e siamo risaliti. Ho sempre messo tutto il cuore però credo che questa volta invece siamo arrivati al capolinea per cui io lascio la Presidenza a Michele, lascio il mio pacchetto azionario nelle loro mani e quindi da oggi in poi loro o chi per loro, chi vorrà insomma, spero loro possano portare a termine questo percorso e poi decidere quello che è sarà meglio per questa Società e per questa città”.

Fonte:TuttoC.com
Redazione

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