Il Casarano è una delle squadre accreditate per la vittoria del campionato. Ai microfoni di tuttocalciopuglia.com, il numero uno del sodalizio dei salentini, il Presidente Giampiero Maci, ha parlato della situazione legata all’emergenza sanitaria Covid-19 e dei protocolli adottati nella LND per lo svolgimento dei campionati.
La sua squadra è ferma da quasi un mese: come si vive, all’interno dell’ambiente rossazzurro, la seconda ondata della pandemia?
“Noi siamo stati particolarmente colpiti da questo problema, ne stiamo uscendo piano piano. È chiaro che, dal punto di vista sanitario, era opportuno fermarsi: abbiamo avviato quelli che erano i protocolli previsti. Dal punto di vista sportivo, la squadra si stava comportando molto bene: eravamo reduci da una vittoria esterna sul Gravina e, sul più bello, ci siamo fermati. Cercheremo di riprendere dal punto in cui ci eravamo lasciati”.
Il calcio dilettantistico è uno dei movimenti più colpiti dal Covid-19: in cosa andrebbero rivisti i protocolli sanitari?
“Credo che i protocolli siano ormai in dirittura d’arrivo: l’innalzamento del numero dei tesserati come limite minimo per poter rinviare le partite credo sia necessario. L’avvento anche dei test rapidi ci consentirà di abbreviare anche i tempi e di non aspettare le canoniche 48 ore prima di avere un verdetto: probabilmente possono essere utile per favorire la continuazione dei campionati che mi sembra la cosa fondamentale. Le stagioni devono essere portate a termine, anche se si dovesse finire a giugno/luglio: se necessario, ci potremo fermare ancora, ma i campionati vanno terminati”.
Secondo lei, nel caso in cui ci fossero delle ulteriori interruzioni, il campionato potrebbe considerarsi regolare?
“È indubbio che alcuni equilibri possano venire meno la bravura delle varie società sarà quella di attutire il contraccolpo psicologico che provocano le stagioni ad intermittenza. Avevamo la consapevolezza di ciò, a luglio nessuno pensava che tutto fosse terminato: ce lo aspettavamo”.
L’amore del Presidente ai tempi del Covid. Qualora la LND dovesse decidere nella sospensione, in blocco, delle attività, il Casarano sarebbe una delle società più penalizzate considerati il grande esborso economico del mercato estivo: come vi comportereste in tale caso?
“Voglio sperare che, come concordato nell’ultima riunione con la LND, i tornei possano essere conclusi. Se questo non sarà possibile, dovremo attenerci a quelle che saranno le soluzioni da adottare: non credo, però, che si possano annullare delle stagioni già avviate, a patto che non si verificano situazioni di natura catastrofica. Noi abbiamo investito: a luglio avevamo tutti la consapevolezza che si potesse andare verso una situazione di questo tipo ma la passione e la volontà di superare i momenti brutti ci ha portato ad allestire una compagine che potesse essere tra le protagoniste”.
Come società sportiva, vi sentite tutelati dagli Organi di competenza?
“Credo che la LND, come al solito, stia facendo un ottimo lavoro. Ci saranno anche dei segnali di ristoro per le spese sostenute. Abbiamo fatto una serie di circa otto tamponi nel corso della stagione, eseguendoli ogni dieci giorni. Siamo tutelati, sappiamo in che problemi si trova il Paese e le leghe in secondo luogo: ci si attende che, da parte del Governo, ci sia maggiore attenzione verso un settore, come quello del calcio dilettantistico, che è trainante”.
Tre vittorie ed un pareggio. A parte le capacità offensive e realizzative, cosa le è piaciuto di più della sua squadra?
“L’approccio alle gare, escluso quella di Portici, in quanto eravamo reduci da dei viaggi massacranti per le partite di Coppa Italia che abbiamo disputato. Mi è piaciuto tanto anche il pragmatismo del nostro tecnico e la capacità di creare sempre delle trame di gioco di un certo livello che, non sempre, si sono tramutate in gol: avremmo potuto realizzare molto di più ma, fino ad ora, posso ritenermi soddisfatto. Speriamo di ricominciare quanto prima a giocare”.
Dopo trent’anni, Casarano ha riabbracciato mister Feola: vede già una squadra ad immagine e somiglianza del tecnico campano?
“Se devo essere sincero, sì. Molti ragazzi sono stati allievi, in passato, del mister: vedo già la sua mano, il suo tipo di gioco basato sul possesso palla e sul pressing, anche molto piacevole. La mano del mister già si vede, sebbene abbiamo disputato soltanto quattro partite”.
Un breve giudizio sul girone H: al momento, il Sorrento guida la classifica. Si aspettava i campani in vetta?
“Venivano da un’annata dove avevano fatto molto bene. Hanno fatto innesti di qualità come Mezavilla, un giocatore di categoria superiore. Credo che sarà una delle protagoniste insieme a Bitonto, Taranto e Brindisi. Come al solito, ci saranno quelle 5/6 squadre che diranno la loro fino alla fine”.