Taranto, Lentini: «Non si può sempre imporre gioco per 95 minuti»

Taranto, Lentini: «Non si può sempre imporre gioco per 95 minuti»


Il Taranto vince, seppure di misura, al Blasone contro l’ostica Puteolana. Un successo importante perché arriva dopo una sconfitta, quella col Bitonto, che ancora brucia per come arrivata.

Ad analizzare la prestazione degli ionici è il vice di Laterza, Giuseppe Lentini: «Tecnicamente non abbiamo giocato una delle nostre migliori partite ma quello che era importante per noi erano i tre punti. Non sono d’accordo sul fatto che la squadra abbia risentito inizialmente della sconfitta di Bitonto. Abbiamo avuto le occasioni per sbloccare e chiudere prima il match dopo il vantaggio. Penso alle occasioni nel primo tempo di Falcone, Guaita e Diaz su colpo di testa. Abbiamo sprecato qualche palla di troppo e dobbiamo migliorare ma a prescindere dalla prestazione ci interessava il risultato. Semplicemente credo che la squadra non possa sempre partire al massimo e imporre il proprio gioco per 95′, nel calcio c’è anche una fase di studio e noi dopo i primi minuti abbiamo preso il pallino del gioco in mano sfiorando la rete in più occasioni, mentre la Puteolana si è resa pericolosa con dei capovolgimenti di fronte. È una squadra che è venuta qui a giocare, che corre molto e si difendeva alta. Dietro la loro linea difensiva c’era molto spazio che noi andavamo a ricercare con qualche lancio lungo. Infatti, da uno di questi lanci è arrivato il gol di Guaita. Dopo l’espulsione di Diaby abbiamo sofferto i loro inserimenti in centrocampo e infatti poi ci siamo messi nel finale con il 4-4-1 con Versienti sulla fascia. Non credo che Diaby volesse intenzionalmente colpire il difensore col braccio, lo ha semplicemente allargato non sentendo l’avvicinarsi dell’avversario e lo ha involontariamente colpito. Certo, si tratta di un giocatore che a livello di prestanza fisica ci da una grossa mano a centrocampo ma che è un po’ irruento e se vorrà fare strada dovrà migliorare in questo aspetto».

Redazione

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