Casarano, mister Orlandi: «Non so da dove nasca tutta l’antipatia verso questi colori»

Casarano, mister Orlandi: «Non so da dove nasca tutta l’antipatia verso questi colori»


Amarezza e delusione per la sconfitta casalinga per 3-0 rimediata dal Casarano contro il Bitonto, ma non tutto è perduto.

“Abbiamo avuto – commenta del dopogara mister Nevio Orlandi – due, tre occasioni, anche se un po’ da mischia, un po’ dalla rabbia, però ci sono state. Il discorso è che alla prima palla buttata lunga abbiamo subito; una palla lunga da 50 metri, l’abbiamo letta male e poi è stato difficile. Non ho visto l’episodio dell’espulsione. Ero impallato da un mio calciatore. I miei ragazzi dicono che non Guido non ha toccato il pallone fuori area con le mani, ma è un’azione che andrebbe rivista. Se non vedo le cose, non giudico. Fatto sta che c’è stata l’espulsione, un altro episodio negativo. Ci sono diversi problemi, ma li tengo per me, la società è al corrente. È vero, però, che sta girando male. Ieri, nonostante fossimo in dieci, nel secondo tempo ci speravo, perché mi sembrava ci fossero i presupposti. Poi devo rivedere anche l’episodio del mancato calcio di rigore per atterramento in area di Favetta. Al netto di ciò, oggi siamo venuti fuori senza un punto e anche con le ossa rotte”.

Il futuro, però, non è ancora segnato.

“Bisogna sempre tener conto della matematica – aggiunge il tecnico –. Noi dobbiamo fare del nostro meglio, per cercare di raggiungere l’obiettivo minimo che è quello di entrare nei playoff. Purtroppo, un po’ di amarezza c’è ed è legata ai risultati. Quando i risultati non vengono, anche a fronte di buone prestazioni, un po’ di depressione c’è. Sta alla nostra forza caratteriale tirarci fuori. Il fatto che tu venga etichettato come una corazzata è teoria, perché è sempre il campo che deve dare le risposte. Noto un certo accanimento da parte di tutti nei confronti della società, che ha una proprietà importante che la tifoseria dovrebbe tenersi stretta anche per il futuro, a prescindere da quello che accadrà quest’anno.

Tutta questa antipatia verso questi colori non so da dove nasca, ma è una realtà. Questo può anche ripercuotersi nel gruppo, ma noi abbiamo il dovere di lavorare, andare in campo e dare il meglio”.

Fonte:NotiziarioCalcio.com

Redazione

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