I neroverdi attaccano, creano occasioni, ma subiscono il gol della sconfitta (Perez) sull’unico tiro nello specchio degli avversari. Vacilla, ma regge ancora, la zona playoff
Dalla sfida incrociata al loro passato calcistico, da parte degli allenatori contro Loseto e De Candia, esce vincitore sul rettangolo verde del “Città degli Ulivi” il secondo, che lancia i suoi stoici guerrieri verso una salvezza ora molto molto più fattibile. Il Gravina si conferma arrestagrandi in trasferta e gioca un pessimo scherzo ad uno sfortunatissimo Bitonto, “salvato” in zona playoff solo dall’altrettanto clamoroso capitombolo esterno del Casarano contro il Sorrento, in campo senza grandi motivazioni di classifica ma comunque capace di battere 2-0 i forti salentini. Viva la sportività, viva l’agonismo, viva lo Sport. A proposito di doverosi inni allo Sport, minuto di silenzio prima dell’avvio alla contesa in memoria del grande Tarcisio Burgnich, scomparso il 26 maggio.
In casa Bitonto, il pater familias Valeriano Loseto mette mano alla formazione di partenza che ha ottimamente figurato a Casarano solo per necessità, vista la squalifica di Montinaro. Dentro dunque Petta in difesa, con Biason riportato a centrocampo accanto a Capece regista e con Piarulli mezz’ala sinistra. 4-3-3 sempre arrembante completato da De Lucia in porta, Silvio Colella-Di Modugno terzini e Danilo Colella altro centrale. Tridente d’attacco ormai solito (e solido) composto da Triarico, Lattanzio e Taurino.
Mister De Candia risponde con uno dei suoi due moduli-cavalli di battaglia, il 3-5-2, così disegnato: Martellone tra i pali, Perez, De Gol e Gilli a comporre il pacchetto difensivo; i cinque di centrocampo sono, da destra verso sinistra, Ben Khalek, Messori, Toskic, De Feo e capitan Chiaradia. Là davanti Cappiello e il 2000 Cianci, fratello minore dell’attaccante del Bari ed entrambi cugini del reggino Nicola Bellomo. Tanti gli ex del match presenti in distinta, a parte i due tecnici; tra questi, Danilo Colella, Di Modugno, Tarantino, Terrevoli e Agresta, oltre all’inutilizzabile Montinaro.
Domenica controtendenza dal punto di vista climatico, dopo le recenti giornate disputate sotto un sole decisamente primaverile. Infatti, il cielo sopra il “Città degli Ulivi” di Bitonto è per lunghi tratti tendente al nuvoloso, addirittura piovoso in precedenza, con arietta alquanto fresca a stimolare il dinamismo dei protagonisti in campo. Partenza frizzantina che vede un Triarico subito in palla sulla corsia di destra e il bombardiere italo-montenegrino Toskic riscaldare un po’ meglio le prese di De Lucia, dopo quanto già fatto grazie a mister Iurino nel “pre”, con una punizione telefonata dalla media distanza.
Applausi sportivi dalla tribuna bitontina, al 14’, per lo stimato capitano gravinese – di maglia e di nascita – Chiaradia, costretto ad abbandonare ben presto la pugna causa infortunio muscolare. Dentro l’ex Terrevoli. La partita non decolla, i neroverdi paiono pagare la mancanza del fosforo e dell’inventiva di Montinaro, infatti, tendono a prediligere il gioco sulle fasce dove Taurino e Triarico mettono spesso in apprensione la retroguardia gialloblu con i loro strappi di qualità e sempre temibili uno-contro-uno per i controllori di zona.
40’: intervento in area rischiosissimo di Petta su Cianci. Brivido-rigore, ma non per il sig. Diop di Treviglio.
Al primo dei due minuti di recupero assegnati, l’unica vera occasione da gol di metà match. La costruiscono, per il Bitonto, Di Modugno (a proposito, auguri di compleanno a lui!) che stoppa Cappiello e lancia i suoi in contropiede; Lattanzio apre per Triarico sulla destra, il tocco arretrato in area per Taurino è perfetto, mentre non altrettanto si può dire per il tentativo di prima intenzione del n. 9 di casa che finisce di poco alto sul montante. 0-0 all’intervallo.
Secondo tempo.
Si scalda Tedesco a bordocampo, pronto a spegnere al meglio le sue prime trentadue candeline, qualora gli venisse data concreta possibilità da mister Loseto… In realtà, prima di lui ci prova in bello stile il 2000 Messori a scaldare il Gravina con un destro a giro in area di rigore. Traiettoria però lontana da De Lucia.
4’: azione tanto spettacolare quanto sfortunata del Leoncello. Taurino-Biason-Taurino, con una combinazione di deliziosi tocchi stretti ad alta velocità, fanno registrare un clamoroso palo pieno a Martellone battuto per il Bitonto. L’attaccante tarantino si ferma a pochi centimetri dal suo quarto gol in campionato.
12’: Gravina incredibilmente in vantaggio, al primo tiro “serio” nello specchio avversario di tutta la partita (rimarrà l’unico…).Punizione dalla destra calciata ad uscire da Toskic e colpo di testa indisturbato dello spagnolo Perez che si fa beffe di tutta la distratta retroguardia locale e inchioda De Lucia sul palo opposto. Prima, pesantissima rete stagionale per il difensore gravinese.
Valeriano Loseto corre ai ripari mandando in campo proprio il suddetto Tedesco in luogo di Capece e schierando la squadra con un già visto in passato 4-2-4 iperoffensivo (Biason-Piarulli in mezzo e Tedesco, Lattanzio, Taurino, Triarico in attacco).
29’: Gjonaj vicino al raddoppio. Il mancino a giro dell’attaccante albanese sfiora il palo alla destra di De Lucia.
Poco prima dello scoccare del 37’ Triarico ci prova due volte a tu-per-tu con Martellone, che da par suo si supera con due parate ravvicinate pazzesche d’istinto puro. Complimenti all’estremo difensore classe 2001, mani tra i capelli per i neroverdi. Triarico escluso, ovviamente, causa pelata china luccicante. Bitonto all’arrembaggio, schemi del tutto saltati: ci provano Biason, Tedesco e Danilo Colella, ma non c’è niente da fare. Anzi, in mezzo, anche la grande paura per un colpo alla testa subito da Petta. Dopo minuti concitati che vedono il difensore siciliano a terra e l’ingresso in campo degli operatori sanitari, tutto torna alla normalità e lo stesso Petta si rende pericoloso dalle parti di Martellone. Si gioca fino al 99’ e spiccioli, ma la porta del Gravina resta stregata per i leoncelli, battuti dall’unico tiro in porta degno di questo nome degli avversari.
Finisce 0-1, con i gialloblu festanti e legittimamente rumorosi, in campo e negli spogliatoi. De Candia, dopo la vittoria a Casarano con il medesimo risultato, sgambetta quest’anno anche la sua seconda ex di lusso, strappando un pezzo importante di salvezza in vista altresì del prossimo match casalingo contro il Sorrento. Turno n. 33 che vedrà invece il Bitonto impegnato nell’infuocata Nardò (con pubblico), contro una potenziale concorrente alla corsa playoff; tuttavia, dopo sconfitte beffarde come queste, il primo avversario da cui dovrà guardarsi il Leone sarà il capannello di “fantasmi” che potrebbe affollare la sua mente proiettata verso l’unico e solo obiettivo di stagione…
32^ GIORNATA CAMPIONATO SERIE D – GIRONE H
BITONTO – GRAVINA 0 – 1
Reti: 12’ st Perez
BITONTO: De Lucia, Colella S., Di Modugno, Petta, Capece (13’ st Tedesco), Colella D., Triarico (43’ st Esposito), Biason, Taurino (27’ st Palazzo), Lattanzio (C), Piarulli.
A disp.: Zinfollino, Milani, Passaro, Nannola, Tarantino, Mariani. All. Loseto
GRAVINA: Martellone, Ben Khalek, Perez, De Gol, Toskic, Gilli (40’ st Chiavazzo), Messori, De Feo (43’ st Agresta), Cappiello (30’ st Abayian), Chiaradia (C) (14’ pt Terrevoli), Cianci (20’ st Gjonaj).
A disp.: Pagkratis, Gjini, Dentamaro, Bisconti. All. De Candia
Arbitro: Diop (Treviglio). Assistenti: Consonni (Treviglio) e Ivanavich Fiore (Genova).
Ammoniti: Petta, Colella D. (B); De Gol, De Feo, Cappiello, Abayian (G).
Minuti di recupero: 2 pt – 9 st.