Tutto rinviato. Il Consiglio federale della FIGC, dopo aver indicato nella data del 27 luglio il termine perentorio per definire gli organici dei campionati professionistici, alla luce delle bocciature e dei ricorsi al Tar del Lazio ha deciso di aspettare. Le società bocciate sono 5: Chievo in B, Carpi, Casertana, Novara e Sambenedettese in C. Tutte (in dubbio solo la Casertana) faranno ricorso al tribunale amministrativo dopo aver ricevuto le motivazioni delle sentenze del Collegio di Garanzia del Coni e, con un provvedimento monocratico, avranno l’udienza nei prossimi giorni (2-3 agosto). L’unica decisione del Consiglio Figc sugli organici è stata in Serie C la sostituzione del Gozzano, che dopo aver vinto la D aveva rinunciato. Al suo posto, scorrendo la graduatoria del playoff di D, dopo la rinuncia dell’Aglianese (prima) e la bocciatura di FC Messina (secondo), in sostituzione arriva il Picerno (terzo).
Ma perché la FIGC, dopo le bocciature del CONI, non ha provveduto ad ufficializzare i ripescaggi e, conseguentemente, gli organici dei campionati professionistici? La federazione ha usato la strada della prudenza per un motivo: aspettare il Tar significa scongiurare l’ipotesi di iscrizioni in sovrannumero. Questo perché se oggi la FIGC avesse ripescato, ad esempio, il Cosenza in Serie B e, poi, il Chievo Verona avrebbe vinto il ricorso al Tar, dopo ci sarebbero state 21 squadre in B, poiché non si sarebbe più potuto tornare indietro sul ripescaggio del Cosenza. Lo stesso discorso vale anche per quei club (in ordine di graduatoria Latina, Lucchese, Fidelis Andria, Fano (o Pistoiese) e Siena) che aspirano al ripescaggio in C.
Un rinvio alla prossima settimana che mette preoccupazione soprattutto alle ultime squadre in graduatoria (ad esempio il Siena) che ieri hanno esultato convinte che oggi sarebbero state ripescate. E invece è tutto rinviato alla settimana prossima…
Fonte:NotiziarioCalcio.com