Il dirigente non è indagato, ma è stato sentito per 9 ore come testimone sui movimenti anomali della società dal 2018 al 2021
Federico Cherubini ha passato un sabato diverso di cui avrebbe volentieri fatto a meno. Non era al solito posto a bordo campo all’Allianz Stadium nel pre partita di Juve-Atalanta e nemmeno in tribuna, perché ha trascorso la giornata al quinto piano della Procura di Torino, primo interrogato nell’inchiesta “Prisma”, la tempesta che ha investito il club ma che potrebbe avere pesanti ricadute anche sul calcio italiano, da tempo alle prese con bilanci sempre più in perdita e investimenti difficilmente sostenibili. Nell’inchiesta affidata a un pool di magistrati del gruppo dell’Economia, che si basa soprattutto sulle intercettazioni telefoniche svolte dalla Guardia di Finanza, è coinvolta la Juventus per responsabilità amministrativa e sei tra dirigenti (Andrea Agnelli, Pavel Nedved e Stefano Cerrato) ed ex (Fabio Paratici, Marco Re e Stefano…