Rispetto all’anno scorso più punti e vittorie grazie anche alla crescita nel possesso palla. E negli ottavi di Champions si può sognare
Simone Inzaghi avrebbe dovuto difendere la posizione e scavare una trincea attorno al quarto posto, almeno secondo le consegne iniziali della società. Eppure il tecnico interista, senza scomporsi troppo, ha trovato il modo di spingersi oltre: oltre i limiti, le critiche, le diffidenze e pure i numeri. È riuscito a sparare la macchina a velocità superiore rispetto al passato: visto il ritmo a cui ha viaggiato Conte l’anno passato, pareva un’impresa fuori misura. L’Inter di Simone, invece, si è scoperta più completa, coraggiosa e pure ambiziosa di quella dello scudetto: dai gol segnati in ogni maniera al muro eretto in difesa, dal numero di vittorie alle percentuali di possesso-tiro, ogni voce di questa stagione sta premiando il nuovo corso. La rivoluzione dolce di Simone è arrivata dopo due anni spremuti da Antonio Conte come…