Giorno della Memoria, Carlo Castellani, il bomber dell’ Empoli che fu deportato per caso

Giorno della Memoria, Carlo Castellani, il bomber dell’ Empoli che fu deportato per caso

Goleador degli anni 20 e 30, venne arrestato nel marzo del 1944 al posto del padre. Finì i suoi giorni dopo cinque mesi a Mauthausen

“È importante che i giovani sappiano cosa è successo. Adesso che la guerra e quel periodo sono sempre più lontani, bisogna continuare a parlarne e a raccontare”. Franco Castellani ricorda ancora quella mattina dell’8 marzo del 1944 nella loro casa di Fibbiana a due passi da Montelupo Fiorentino. Franco, come ha raccontato in molti video e un’infinità di interviste, aveva appena sei anni e guardava (assieme alla sorella maggiore Carla) il padre che era andato ad aprire la porta al gerarca Orazio Nardini. Assieme a due carabinieri stavano cercando il nonno David, non proprio un attivista politico, ma certamente un antifascista. Invece il figlio Carlo, padre di Franco e di Carla appunto, di politica non si interessava per nulla. Lui era stato una gloria dell’Empoli calcio risultando il terzo marcatore nella storia della società toscana.

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