La trattativa tra l’attuale dirigenza sipontina e l’asse Miccoli-Pelusi da diverse settimane è vicina alla chiusura ma la fumata bianca tarda ad arrivare. Dopo tre giorni di riposo i sipontini tornano ad allenarsi al Miramare. Il gruppo allenato da mister Vadacca dopo la fase di potenziamento punterà su tattica e qualità
Anche ferragosto è trascorso, del fatidico “sì” però non c’è ancora traccia. Le nozze tra l’asse Miccoli–Pelusi e la dirigenza sipontina non sono ancora ufficiali, nonostante i diversi incontri delle scorse settimane, la trattativa che in questa appena trascorsa sembrava in dirittura d’arrivo, in riva al Golfo la fumata bianca non si è intravista. Che sia successo qualcosa? I tifosi sperano di ricevere quanto prima una risposta, nel bene o nel male. Che sia questa la settimana buona per annunciare la lieta novella? Non resta che attendere. Intanto, dopo tre giorni di riposo concessi da mister Vadacca, il gruppo dei biancocelesti nel pomeriggio riprenderà ad allenarsi al Miramare. Ed è proprio il trainer salentino a tracciare un mini bilancio sulla prima parte della preparazione. “Dopo qualche difficoltà iniziale – spiega Vadacca – poi il gruppo ha risposto alla grande, come mi aspettavo perché i ragazzi si conoscono dalla scorsa stagione, continuano ad essere uniti e a lavorare con impegno e passione perché tutti insieme sono fermamente convinti in ciò che facciamo ogni giorno. D’ora in poi punteremo di più sulla qualità e sulla tattica. Ormai la fase di potenziamento è ampiamente superata e da oggi ci concentreremo, come detto, su un lavoro diversi e non meno importante, insomma, di avvicinamento graduale al campionato che dovrebbe iniziare il prossimo sei settembre. Nelle prossime due settimane è verosimile che ci saranno delle amichevoli contro avversari che ci consentano di fare delle più approfondire verifiche”. Manfredonia completo? No, secondo mister Vadacca manca ancora qualche tassello per completare il puzzle. “Cosa manca a questa squadra – conclude il tecnico dei sipontini -? Sicuramente un portiere, possibilmente un under (‘97, ndc) e poi un difensore e qualcosa a centrocampo. In questo reparto, però, più per un discorso numerico. In attacco, invece, ritengo che siamo a posto così con i vari Bozzi, De Vita, La Porta e Molenda”.
Antonio Guerra per Il Mattino di Foggia e Provincia
Lascia un commento