Bitonto-Uc Bisceglie 0-1

Bitonto-Uc Bisceglie 0-1

Brutto, inconcludente, a tratti anche irritante.

Errori banali anche nei passaggi più elementari, troppo statici in mezzo al campo, quasi impauriti dell’avversario, presentabili solo dal 17′ del secondo tempo quando rimane in inferiorità numerica, e alla fine anche fuori di testa e con la faccia finendo in otto uomini.

Quello andato in scena ieri, insomma, è il più desolante Bitonto della stagione (e non solo, probabilmente), che conosce il primo ko – 0-1 – contro un Bisceglie per nulla ostacolo insormontabile.

Ma, più che il risultato, è la prestazione che spaventa e fa paura, per nulla preventivabile e prevedibile viste le partite precedenti. Che fine ha fatto la squadra che ha incantato per un mese? E quello di ieri è soltanto un episodio?

La partita. Privo di Campanella e Chisena, mister Francesco Modesto rivede la squadra senza snaturare il 4-3-3: Moschetto; Barone Arcangelo, Rubini, Bonasia, Valerio; De Santis, Fumarola, Cannone; Modesto, Pignatta, Terrone.

Tutti si aspettano un Bitonto subito aggressivo e che faccia divertire, ma fin dai primi scambi di gioco si capisce che oggi il copione sarà un altro. Modesto e compagni sembrano impauriti, statici, troppo schiacciati all’indietro, quasi impotenti dinanzi a un avversario, il Bisceglie, che ha il solo merito di essere compatto, denso e aggressivo nel pressing a centrocampo, cortissimo.

Pignatta esce dopo 20′ per noie muscolari. De Santis è un fantasma, Fumarola non incide come al solito. I due giovani terzini pensano più a difendere che a offendere. Terrone si batte come un leone contro un esperto difensore di cognome Anglani. Modesto è sempre più un corpo estraneo.

In realtà, emozioni reali se ne vedono davvero poche. La prima è al 36′, ed è di marca neroverde. Terrone recupera un bel pallone al limite dell’area, serve Modesto che cicca la sfera e Roselli è contratto al momento del tiro. Cinque minuti dopo, invece, non si capisce perché nessuno tiri in porta dopo un’azione che nasce dalla destra.

Reti inviolate all’intervallo.

Nella ripresa, ci si aspetta un mordente diverso dai padroni di casa.

In realtà, accade che dopo un quarto d’ora De Santis si fa espellere per proteste nei confronti del direttore di gara, De Vincentis di Taranto (passabile fino a metà gara, poi però ne perde decisamente il controllo e sventola cartellini a volte anche gratuiti), per alcune decisioni arbitrali poco chiare.

Il paradosso, però, vuole che il Bitonto in inferiorità numerica inizia a giocare a calcio, anche grazie alla freschezza di Aloisio entrato al posto di Modesto. Niente di eccezionale, ma per lo meno ci si sveglia da un torpore a tratti imbarazzante. Si torna sulla terra, però, al 28′, allorché gli ospiti di mister Di Corato trovano la rete con Sylla, che di testa, in tuffo, batte un incolpevole Moschetto.

Il calcio giocato (ben poco, come si è visto) finisce qui perché poi i ragazzi di Modesto perdono testa e faccia con le espulsioni di Roselli prima (37′, fallo intenzionale sull’avversario), Rubini poi (41′ presunta gomitata, ma che in realtà non ha visto nessuno) e Morgese dalla panchina.

Al “Città degli Ulivi” è davvero notte fonda per un Bitonto che si è spento senza un perché.

Anche il Bisceglie vince senza sapere come, ma a loro va bene così.

Lo sgambetto all’ex mister è servito come più amaro non si potrebbe.

E lo hanno fatto come quasi due anni fa: si era in Promozione, 1-0 con gol di Ventura e il Bitonto di Di Venere che finisce in otto con le espulsioni di Roselli, Modesto e Sangirardi. L’arbitro era Padula di Foggia.

E adesso che succede? Una cosa è certa. La settimana per preparare la prossima delicatissima partita, a Leverano, non sarà per nulla semplice per il giovane condottiero neroverde, che deve recuperare un gruppo che all’improvviso sembra essersi smarrito.

Le pagelle. Moschetto 6; Barone Arcangelo 6, Rubini 5,5, Bonasia 6, Valerio 6 (Barone Adriano sv); De Santis 4,5; Fumarola 5,5, Cannone 6,5 (uno dei pochi a salvarsi nel generale disastro neroverde. É vivo, e pimpante e di personalità. Talento che cresce); Modesto 4 (Aloisio 6,5), Pignatta sv (Roselli 4), Terrone 6,5.

Michele Cotugno De Palma

Antonio Genchi

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