Sasà per gli amici, 42 anni è ritornato a distanza di anni sul campo che lo vide grande protagonista con il Rutigliano nel periodo d’oro del calcio granata, che culminò con il passaggio in C/2. Ora alla sua prima esperienza da allenatore dei Quartieri Uniti Bari, squadra militante nel girone A del campionato di promozione pugliese, affronta le gare con la stessa determinazione con cui ha segnato gran parte della sua lunga e pregevole carriera calcistica. Dopo aver vestito le maglie, in ordine sparso, di Casarano, Trani, Nardò, Locorotondo, Noicattaro, Fortis Murgia, Corato e Rutigliano ha deciso di intraprendere la carriera di allenatore anche se non disdegna, quando è necessario, di scendere in campo per dare una mano ai suoi ragazzi. L’inizio della carriera di allenatore non è stato dei più fortunati. Nove partite disputate , nove sconfitte con 2 gol fatti e 37 subiti scoraggerebbero anche il più incallito dei tecnici in circolazione, ma Sasà, sorretto dal suo forte carattere e dall’appoggio incondizionato del patron, Michele Fraddosio, non ha per niente voglia di arrendersi, anzi : “ E’ chiaro che non sono contento di perdere, ma credo nel mio lavoro e sto mettendo al servizio dei miei ragazzi tutta la mia esperienza”. Probabilmente la squadra risente anche delle tante problematiche giovanili che affligono il “ Quartiere “ , ma : “ godendo della fiducia del Presidente, sono sicuro che riusciremo a toglierci da questa antipatica situazione di classifica”. Contro la Rutiglianese nonostante il pesante passivo, quattro a zero, la squadra composta da molti giovani interessanti, ha dimostrato di sapere stare in campo e, Sasà aggiunge “ una squadra che deve crescere dal punto di vista caratteriale e devono essere bravi a memorizzare tutto il lavoro che, con alterne fortune facciamo in settimana. Se arrivasse qualche giocatore esperto, le cose potrebbero cambiare”. “ E’ chiaro, continua Maurelli, che il lavoro da allenatore e molto più impegnativo, Da giocatore, ti allenavi e andavi subito via, da allenatore devi preparare il lavoro settimanale, devi studiare, dove e quando è possibile, la squadra avversaria che devi affrontare la domenica e, poi devi essere bravo a tenere i ragazzi lontano dai malumori esterni”. Dopo nove partite, i giochi sembrano in gran parte fatti. A vedere la classifica, conclude Sasà, “ l’unica cosa certa è rappresentata dallo strapotere del Cerignola, per il resto sarà dura sia per le squadre che ambiscono ai play off, che per quelle che sperano di evitare i play out, noi compresi”.
Mimmo De Gregorio xcalciowebdilettanti
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