Nel post Francavilla-Foggia si parla di record e primato, ma anche di gioco personalizzato e nuove trame. Il Foggia ha il suo condottiero. E’ Giovanni Stroppa
Il Foggia non partiva così bene da oltre 60 anni. Quattro vittorie nelle prime quattro uscite per la squadra di Stroppa che, di fatto, ha azzerato il tasso di difficoltà che si era ipotizzato per via delle vicissitudini estive. Il doppio ritiro, in entrambi i casi interrotto, intervallato dal cambio inaspettato di allenatore, avrebbe potuto mandare in tilt chiunque. Invece il Foggia vince e convince, domina in alcuni casi e resiste al ritorno dell’avversario, come ieri a Francavilla Fontana. Stroppa ha già preso in mano il “bastone” del comando e ha indirizzato i suoi uomini verso l’essenziale. Addirittura può permettersi di rinunciare a Mazzeo e a qualche altra pedina importante, come Riverola e Chiricò, per far posto ad un turnover ragionato, come lo ha chiamato il tecnico rossonero. D’altronde lui stesso ha ammesso che ci sarà spazio per tutti durante la stagione.
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Lancia in campo il rientrante Maza, sull’esterno sinistro d’attacco, per incrociare col piede opposto alla ricerca della conclusione dalla distanza. Ulteriore dettaglio da rimarcare. Il Foggia cerca volentieri la conclusione da lontano, caratteristica voluta proprio da Stroppa. Poi manda a lottare Quinto e Loiacono, nella ripresa, quando il gioco diventa duro. Per ora, Giovanni Stroppa, col suo Foggia, sale sul gradino più alto del podio temporaneo di questo campionato al pari dell’altro allenatore del momento, Pasquale Padalino. Entrambi, lotteranno per restare in vetta e per scacciare i ritorni di Matera e Juve Stabia soprattutto, uno solo vincerà.
Fabio Lattuchella
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