L’errore madornale, nel commentare Francavilla – Lecce, è quello di tentare di nascondersi dietro la cosiddetta foglia di fico. Guardare in faccia la realtà e commentare la sconfitta, con i relativi distinguo, deve essere fatto con la massima schiettezza e intelligenza. E’ chiaro che una sconfitta brucia soprattutto se ottenuta in un derby e contro una squadra che ha trovato le motivazioni giuste per “combattere” e vincere. E’ vero il Francavilla, sapendo di scrivere un’altra pagina storica, ha messo, come di dice in questi casi, “il cuore oltre l’ostacolo”, andando a “matare” un Lecce lento e prevedibile soprattutto nel secondo tempo. Il forte vento, il campo in sintetico possono aver anche inciso in negativo sulla prestazione dei giallo-rossi, ma tutto questo non giustifica una prestazione non all’altezza di una squadra candidata a vincere il campionato. Le considerazioni tattiche, i cambi(tardivi) in corso d’opera, le lasciamo a Mister Padalino. A noi, giornalisticamente parlando, rimane il solito dubbio, già esternato nei precedenti commenti: perché nella scelta del modulo da adottare, qualche volta non si tiene conto delle difficoltà oggettive a cui si va incontro? Probabilmente il Francavilla è stato sottovalutato, ma il derby è una partita speciale e la squadra allenata da Antonio Calabro l’ha interpretata nel modo giusto. La sconfitta ha fatto perdere il primo posto al Lecce, ma soprattutto ha intristito i tanti tifosi e in modo particolare i 600 appassionati, che, dalla piccola tribunetta hanno, per tutta la gara, sostenuto Cosenza e compagni.
Diverso, a fine partita, lo stato d’animo dei due allenatori.
Antonio Calabro ( Virtus Francavilla) :
“ E’ un momento storico per noi e per la città che rappresentiamo. Una vittoria che rimarrà impressa nella mente di tanta gente”.
Pasquale Padalino ( Lecce) :
“ Le sconfitte non sono mai dolci, ma ci possono stare. Ha molto influito nelle nostre giocate il vento e il manto in sintetico. Nel primo tempo abbiamo fatto bene, la traversa colpita da Lepore ci ha impedito di passare in vantaggio. Mancano dieci partite al termine del campionato e abbiamo tutta la forza e la determinazione per rialzarci così come abbiamo fatto dopo la sconfitta di Caserta”.
Mimmo De Gregorio
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