Minuto novantatre della sfida tra Taranto e Frattese. L’attaccante dei rossoblu Diakitè si conquista un calcio di rigore e si appresta ad andare sul dischetto. Il pubblico, però, rumoreggia, acclama un altro giocatore, vuole che dagli undici metri si presenti un altro “puntero” del club ionico: Manuel Pera. L’ex calciatore del Matelica risponde al richiamo dei suoi tifosi, prende la sfera, la posiziona sul dischetto e con un delizioso mezzo cucchiaio trafigge il portiere ospite, chiudendo la gara sul 3-0 finale.
E’ da qui che riparte, o meglio ricomincia il rapporto tra Taranto e Manuel Pera. Un legame tanto agognato nel corso del calciomercato, un rapporto che, però, si incrina nel corso della stagione a causa del digiuno da gol dell’attaccante, ma, soprattutto, delle dichiarazioni emesse dal lucchese al termine della gara con il Pomigliano (persa per 3-0): “Ormai il primo posto è irraggiungibile“.
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A causa della suddetta attestazione e della sua forma tutt’altro che eccelsa, il tecnico Michele Cazzarò decide di relegare Pera in panchina. Come conseguenza, c’è anche il cambio della fascia di capitano, che non sarà più sul braccio dell’attaccante rossoblu, bensì su quello di Miale. Poi, il gol risolutivo al Nardò e il mea culpa dell’attaccante: “Non gioco perché sono un minchione“.
E si ritorna alla scorsa domenica, con un mezzo cucchiaio (coraggioso) che ricuce il rapporto con i tifosi e fa ritrovare la serenità alla punta e a tutta la squadra, reduce da una serie di cinque vittorie consecutive, che la compagine vuole prolungare domenica in quel di Molfetta. Sperando di poter festeggiare un suo gol e confermare il ritrovato Manuel Pera.
Alessandro Mazzarino
(foto Blunote.it – Franco Capriglione)
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