Numeri difficili in casa. Sette punti in altrettante partite, molto meglio fuori dallo Zac. Ma oggi serve il ritorno alla vittoria, nonostante mezza squadra sia in infermeria e Coletti squalificato.
Urge il ritorno alla vittoria in casa. Già con il Cittadella, oggi. Un po’ perché il Foggia, che bene ha fatto in trasferta, quest’anno sembra soffrire il ‘mal dello Zaccheria’, ma anche e soprattutto perché un solo punto nelle ultime tre gare casalinghe è davvero troppo poco per una squadra che deve salvarsi. Così come il dato generale che vede 7 punti raccolti in altrettante gare stagionali, sempre allo Zac.
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Numeri preoccupanti se si guarda anche al confronto con gli anni passati. Nelle scorse 4 stagioni cadette, soltanto la Ternana nel 2014/15 e il Carpi dell’anno precedente erano riusciti a fare peggio mettendo a referto 4 e 5 punti rispettivamente nelle prime 7 gare casalinghe.
La media punti, invece, rispetto alle prime 16 giornate non è poi così negativa. Tante squadre della passata stagione, che poi si sono salvate, avevano una media pari o inferiore a quella attuale del Foggia. 1,12 punti a partita.
Attenzione, però, se si va a guardare la media punti finale dei campionati di riferimento, si vede come nella seconda parte della stagione occorrerà aumentare il passo. Per trovare una media finale più bassa del Foggia, bisogna andare indietro di 4 anni, quando il Cittadella si salvò con 47 punti e con una media di 1,11 a partita.
Fare dello stadio di casa un fortino è l’obiettivo che hanno tutti gli allenatori delle squadre in cerca della salvezza. Se ci aggiungiamo, poi, che il Foggia porta sempre tra gli 11 e i 12 mila spettatori nelle gare casalinghe, allora è il caso di cambiare marcia. 3 delle prossime 5 gare che si giocheranno a dicembre e che poi accompagneranno i rossoneri alla chiusura del girone di andata, si giocheranno allo Zaccheria. Cittadella, Venezia e Frosinone le avversarie. Alzare la media è l’obiettivo primario, anche per provare ad allontanarsi dalla zona calda della classifica. Facendosi aiutare, appunto, dal calore dello Zaccheria, che mai ha negato il sostegno alla squadra.
Fabio Lattuchella
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