Stroppa aveva chiesto quattro vittorie in altrettante gare, per non avere rimpianti in chiave play off. Vittoria doveva essere e vittoria è stata per i Satanelli. Allo Zaccheria, smaltito lo schiaffo di Cittadella, la gara con lo Spezia finisce 2 a 1, con reti di Floriano, Tonucci e Marilungo.
Novità di formazione per entrambe le squadre.
Il Foggia si schiera con il solito 3-5-2. Tonucci, Martinelli, Gerbo e Floriano rilevano Loiacono, Camporese, Zambelli e Nicastro rispetto alla scorsa gara. Questa la formazione: Noppert in porta; Tonucci,Calabresi e Martinelli a comporre il terzetto difensivo; Gerbo, Agazzi, Greco, Deli e Kragl in mediana; con Mazzeo e Floriano a comporre l’attacco.
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Gli ospiti replicano con uno speculare 3-5-2. Forte fa rifiatare Gilardino al fianco di Granoche. A centrocampo De Col ed Augello sono i due esterni, con Bolzoni, Maggiore e Mora in mezzo. In difesa Terzi, Giani e Ceccaroni.
Per i primi venti minuti di gioco è sembrato di assistere ad un’amichevole estiva, con ritmi bassi, squadre stanche e poca voglia di accelerare. Al 15′ gli ospiti si segnalano per un pretenzioso tiro da centrocampo di Mora, che prova inutilmente a sorprendere Noppert. Il primo vero squillo della gara è di Deli, il più in forma dei satanelli, che riceve palla al limite dell’area dopo uno strappo di Agazzi: l’ex Paganese prova una serpentina in area e conclude ad incrociare dai 16 metri, con la palla che esce di poco a lato della porta difesa da Martinelli. Ancora Ciccio Deli si rende protagonista di un triangolo che porta alla conclusione Floriano al 24′: l’attaccante nato in Germania tira fuori dal limite dell’area. È solo il preludio del vantaggio. Al 28′ una bella transizione del Foggia con Calabresi, libera Agazzi: il centrocampista si infila in area, crossa al centro un pallone che taglia tutta l’area piccola. L’accorrente Floriano insacca a porta vuota, dopo un’uscita infelice del portiere Spezino. È il quarto centro stagionale per lui. Una piccola occasione capita al 30′ per lo Spezia: un cross dalla sinistra trova impreparati Martinelli e Noppert: il portiere esce in maniera imprecisa, Martinelli devia la sfera che potrebbe finire tra i piedi di Granoche a porta vuota, ma Kragl anticipa l’attaccante ospite e salva in calcio d’angolo. È tutta qui la reazione dello Spezia. Si va al riposo sull’1-0.
La ripresa inizia con un tiro di Forte per lo Spezia, che finisce a lato ed un palo di Granoche di testa, vanificato dal fischio dell’arbitro che vede un fallo in attacco del Diablo. Clamorosa occasione per il Foggia al 6′. Agazzi conduce un contropiede che libera al tiro Calabresi: il difensore tutto solo centra Martinelli, che respinge sull’accorrente Mazzeo: l’attaccante Campano in sforbiciata sulla ribattuta spara alto. Un altro contropiede è il preludio ad un’occasione per Floriano, che in area cicca la conclusione, che finisce a lato. Al 26 Deli, imbeccato da Agazzi, prova a superare Martinelli con uno scavetto, ma la difesa ospite libera prima che il neo entrato Beretta possa insaccare a colpo sicuro. Al 35′ il secondo entrato Nicastro conclude forte e centrale dal limite, ma Martinelli sventa in calcio d’angolo. All’83 tutti in piedi per Tonucci: su cross di Gerbo, gol in semirovesciata del difensore ex Bari, quasi incredulo per lo splendido gol realizzato. Partita chiusa? Niente affatto. Subito dopo arriva per i rossoneri un pericoloso blackout: all’86’ sugli sviluppi di un lancio lungo verso il secondo palo, Noppert esce a vuoto dai propri pali e Marilungo, con un gran bel colpo di testa, riapre l’incontro. Il portiere si riscatta parzialmente su un colpo di testa di Granoche per salvare il risultato. Nel finale il Foggia legittima la vittoria con due clamorose occasioni per Beretta. Per ben due volte scavalca il portiere Martinelli: nella prima circostanza tira debolmente a porta libera consentendo il recupero di Ceccaroni; nella seconda occasione da posizione defilata prende il palo. L’incontro finisce con la vittoria del Foggia.
La matematica induce i Foggiani ancora a sognare. Raggiungere gli spareggi promozione resta ancora un miraggio. Il Foggia è vivo. Salvo, ma con i suoi soliti difetti: le amnesie difensive e gli errori del portiere. E chissà che questa leggerezza, maturata dall’obiettivo raggiunto, possa azzerare le fatiche di fine stagione ed annullare i rammarici per quella trasferta di Cittadella in cui, forse, si è spezzato un sogno più grande del Foggia. Solo per quest’anno.
Luigi Garofalo.
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