Trani – Clamoroso ed inaspettato colpo di scena: Mauro Lanza rileva la Vigor Trani ed in città scoppia la contestazione. Non di poche ore prima che la notizia prendesse il carattere dell’ufficialità, vi era stato un ultimo e “disperato” appello alla città e agli imprenditori locali da parte del sindaco e l’ex dirigente A. Altieri di salvare la società calcistica tranese, rilevandone le quote e scongiurandone altresì da un’imminente fallimento.
A quanto è parso capire, prima di giungere al clamoroso matrimonio calcistico, diverse sono state le alternative vagliate e prese in considerazione, ma tutte sembrerebbero esser naufragate sul nascere.
Tentativi e appelli lanciati e portati avanti dall’ex vice presidente Alberto Altieri in collaborazione anche col primo cittadino l’avv. Amedeo Bottaro, tutti atti infruttiferi che non hanno scongiurato ciò che si stava sempre più materializzando, un ennesimo passaggio di consegna societaria ad una dirigenza non propriamente locale, e di qui si rafforzava quell’insistente chiacchiericcio, a molti poco gradito: l’imprenditore molfettese M. Lanza sarebbe stata la nuova era della Vigor Trani.
Notizia che insistentemente da qualche giorno circolava ormai nell’aria, un allarme a ciò che un ristrettissimo lasso di tempo è giunto al suo epilogo finale.
Un passaggio di quote azionarie, fulminio che ha spiazzato tutti sollevando molte perplessità nell’operazione, lasciando interdetto tutto l’ambiente calcistico biancazzurro.
Il passaggio alla nuova dirigenza data per ufficiale, anche se ad oggi non esiste un comunicato redatto e divulgato dalla stessa dirigenza della Vigor Trani calcio, ha subito preso piede in città, grazie anche alla celere divulgazione che tramite social ha trovato terreno fertile nel giungere a gran parte degli sportivi, notizia che ha sollevando un polverone di proteste e di malcontento tra i tanti tifosi biancazzurri.
La rapida modalità a molti apparsa ancora poco chiara ha creato un’immediata e netta spaccatura tra gli sportivi ed in primis i gruppi ultras (Irascibili ’88 e Trani 1929) che da subito si sono schierati manifestando tutta la loro contrarietà al passaggio alla presidenza. Gli stessi gruppi organizzati in più fronti e in varie modalità hanno espresso il loro disappunto, sia in forma comunicativo a mezzo stampa, web, cartaceo attraverso anche un loro comunicato congiunto, in cui è chiaramente espressa la ferma volontà di non appoggiare la nuova dirigenza.
Quali i prossimi sviluppi e quali scenari da attendersi non è ancora chiaro, sia dal punto di vista dirigenziale, sia dal punto di vista squisitamente di una squadra che per forza di cose porterà dei nomi e con quali obiettivi concorrere.
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ENZO CHICCO
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