Il Taranto FC 1927 smentisce categoricamente quanto enunciato dalla società del Picerno in merito agli accadimenti dello stadio “Curcio” e definisce la ricostruzione dei fatti ad opera della società lucana assolutamente fuorviante, mendace e priva di ogni fondamento oltre che protesa a nascondere responsabilità evidenti e palesi. La reale riproposizione dell’accaduto è la seguente: al termine delle prima frazione di gioco, nel momento di guadagnare gli spogliatoi, i giocatori del Taranto Favetta e Manzo sono stati brutalmente aggrediti con tirapugni e/o “cazzottiere” da dei soggetti strettamente riconducibili alla società ospitante, in quanto indossavano le pettorine da steward. L’altro giocatore del Taranto Croce che sopraggiungeva, si è trovato coinvolto nel parapiglia, rimediando nel contempo un altro duro colpo. Tutti e tre i giocatori sono stati immediatamente trasportati presso l’ospedale di Potenza con lesioni varie (alla nuca e al collo per Favetta e Manzo, allo zigomo per Croce) ed in evidente stato di shock. Sono stati poi dimessi nella tarda serata con una prognosi di guarigione di circa 20 giorni. Subìta la folle ed inspiegabile, nonché gratuita aggressione, il Taranto, rimasto in dieci a causa dell’espulsione di Croce che ha provato a reagire dopo essere stato colpito, ed in precario stato fisico ed emotivo per effetto dell’apprensione derivante dalle condizioni di salute di tre giocatori importanti, ha preferito ugualmente riprendere e terminare la gara in un clima poco confacente con lo sport. Il tutto è ampiamente documentato dall’intervento dei carabinieri che hanno provveduto a mettere nello stato di fermo gli autori della vile aggressione. In considerazione di quanto accaduto, il Taranto FC 1927, che ha sempre manifestato grande ospitalità e fair play nei confronti delle squadre avversarie, non può in nessuna maniera assecondare un comportamento così intollerabile e censurabile, nonché eticamente lesivo dei propri diritti e della propria immagine. Pertanto, annuncia di aver inoltrato ricorso, al fine di farsi riconoscere quanto è doveroso aspettarsi. Lo 0 a 0 maturato sul campo passa giocoforza in secondo piano.