“Spesso nel calcio non vince chi merita, e oggi la mia squadra non meritava di vincere” con queste parole l’allenatore del Gallipoli Antonio Calabro ha commentato il successo per 2-1 della sua squadra nei confronti dell’Atletico Vieste “che per quello che ha mostrato in campo non merita di stare in quella posizione in classifica”. Il successo salentino porta la firma di Presicce, autore della doppietta che ha deciso il risultato, ma sul punteggio pendono un paio di decisioni della terna arbitrale che non consentono di placare i toni della protesta della dirigenza viestana nei riguardi dei direttori di gara.
Partivano meglio i garganici che con Rocco Augelli cercavano di impensierire il portiere Laguardia senza trafiggerlo. Dalla parte opposta il tridente Presicce–Aragao–Negro non riusciva a trafiggere il muro eretto dal reparto difensivo viestano, con il duo Camasta-Campanella impeccabile in ogni chiusura.
Al 19mo il primo episodio contestato dalla squadra di mister Terracenere: Ricucci appena dentro l’area saltava con un pallonetto Coccioli, ma quando stava per calciare si vedeva spostare il pallone dallo stesso avversario, il tutto sotto gli occhi del sig. Giorgio Piacenza di Bari, direttore di gara, e del suo assistente, Fabio Pappagallo di Molfetta. Invece di punire l’intervento falloso col calcio di rigore, l’arbitro lasciava correre tra le proteste degli ospiti.
Due calci di punizione, uno per parte (battuti da Grieco e Alessandro Alessandrì) tenevano in partita i due portieri, altrimenti poco impegnati. La seconda protesta viestana giungeva attorno alla mezz’ora quando Grieco veniva atterrato una decina di metri fuori dall’area ma l’arbitro non concedeva il vantaggio ai garganici che, con una bella combinazione fatta di tocchi di prima nello stretto, avevano liberato Rocco Augelli al limite.
Il 3-4-3 di Calabro non riusciva ad impensierire la difesa viestana nonostante i continui cambi di posizione degli attaccanti, tanto che l’allenatore salentino lasciava negli spogliatoi la punta Aragao per Casalino, un centrocampista. La mossa dava subito i frutti sperati e permetteva ai padroni di casa di essere più presenti in mezzo al campo e di gestire il gioco dall’inizio della ripresa fino al 12mo, minuto in cui cambiava il risultato: Legari si liberava di Pelusi con un tunnel ma avendo allungato troppo la palla, preferiva lanciarsi a terra. L’arbitro non fischiava ma riceveva dall’assistente Pappagallo (quello che non aveva visto il tocco di mano nel primo tempo) la segnalazione del presunto fallo del difensore viestano, decretando il penalty. Le lacrime di Pelusi raccontavano rabbia per una decisione ingiusta, l’ennesima di questa stagione. Dal dischetto Presicce non falliva, trafiggendo Muscato.
Il Vieste non mollava e sette minuti più tardi perveniva al pareggio con Gentile, bravo a girare di testa un cross teso di Paolo Augelli giunto dalla destra. Il gol del pareggio non accontentava i calciatori dell’Atletico che sfioravano il vantaggio con un bel tiro ad effetto di Molinaro (da poco subentrato a Perlangeli) che mancava di poco l’incrocio dei pali alla sinistra di Laguardia.
Nel momento migliore per gli ospiti giungeva il gol vittoria dei locali: Legari da destra lanciava dalla parte opposta per Coccioli che di prima appoggiava al centro dove Presicce insaccava dall’interno dell’area piccola. Era il trentunesimo.
L’ultimo quarto d’ora diventava un monologo viestano: Terracenere aumentava la flotta di attaccanti gettando nella mischia Longo per Grieco e spostando in avanti anche Camasta, chiudendo il match con uno spregiudicatissimo 3-3-4. Nell’arrembaggio finale Ricucci tentava la staffilata alla Pogba ma il suo missile usciva di qualche centimetro.
Il risultato al triplice fischio premiava oltre misura i gallipolini lasciando con l’amaro in bocca i viestani, autori di una gara tatticamente impeccabile condizionata da inspiegabili decisioni arbitrali avverse.
“Dobbiamo trasformare questa rabbia in agonismo per ottenere il massimo domenica prossima col Manduria” ha commentato Angelo Terracenere nell’immediato dopo-partita, preannunciando che in settimana lavorerà molto sul piano motivazionale. “I sei punti che ci separano dalla zona play-off non sono impossibili da colmare, ma dobbiamo sperare in risultati a noi favorevoli negli scontri diretti tra le nostre dirette concorrenti, e nel cambio di atteggiamento delle terne arbitrali nei nostri riguardi. E noi dobbiamo continuare a giocare così“.
Gallipoli Football 1909: Laguardia, Alessandrì D. , Coccioli, Alessandrì A. , Sportillo, Vergori, Legari, Marzo (47’st Solidoro), Negro, Presicce, Aragao (1’st Casalino). A disposizione: Passaseo, Pellegrino, Benvenga, D’Urso, Levanto. Allenatore Antonio Calabro.
Atletico Vieste: Muscato, Augelli P. , Pelusi, Camasta, Campanella, Ricucci, Augelli R. , Grieco (32’st Longo), Gentile, Colella, Perlangeli (22’st Molinaro. Al 44’st Cignarale).
A disposizione: Bua, Sollitto, Coda, Silvestri. Allenatore Angelo Terracenere.
Arbitro Giorgio Piacenza di Bari, assistenti Francesco Bruni di Brindisi e Fabio Pappagallo di Molfetta
Reti: 12st Presicce (G) su rigore, 19st Gentile (V), 31st Presicce (G)
Ammoniti: Legari, Negro, Marzo, Presicce, Laguardia (G), Pelusi (V)
Sandro Siena
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