“I ventidue scesi in campo nel primo tempo erano gli stessi che hanno iniziato la ripresa. Se fosse successo qualcosa di fisico, i giocatori coinvolti non sarebbero scesi in campo. Tra l’altro la terna arbitrale ha preteso che ci fossero i carabinieri negli spogliatoi anche nell’intevallo”
Sui fatti di ieri accaduti durante e dopo Molfetta – Manfredonia, abbiamo sentito anche il direttore spotivo della Libertas, Fabio De Carne, che con molta gentilezza ci ha riferito quanto da lui visto.
Direttore, vorremmo sapere da un dirigente del Molfetta cosa è successo ieri. A detta della società del Manfredonia, ci sarebbe stata un’aggressione da parte di soggetti che già lo scorso anno si erano resi protagonista a Terlizzi di episodi simili. Quindi vorremmo avere la vostra versione dei fatti.
“Innanzitutto io non so nulla di cosa sia successo a Terlizzi lo scorso anno e non mi assumo le responsabilità di commentare quanto lei mi dice perché lo scorso anno era a Noicattaro e, di conseguenza, non so cosa sia successo la passata stagione. So solo che ieri c’è stata una partita di calcio; di sicuro ci sono stati degli alterchi in campo con frasi poco carine. A fine partita forse da parte della nostra organizzazione è stato fatto l’errore di far accedere agli spogliatoi, in maniera bonaria, persone non in distinta, tra i quali c’erano anche dirigenti del Manfredonia. Sicuramente, visti gli animi accesi in tribuna per l’andamento della gara, nel corridoio degli spogliatoi è volata qualche parola di troppo. Questo è quello che è accaduto. Per il resto, la partita è stata accesa e ci sono stati dei tafferugli sugli spalti, sedati dalle forze dell’ordine”.
Quindi ci sarebbe stato negli spogliatoi un semplice alterco verbale.
“A fine gara. A fine primo tempo, con gli animi surriscaldati da una gomitata di un giocatore del Manfredonia a un nostro giocatore non rilevata dall’arbitro che era coperto, alla presenza della terna arbitrale alcuni giocatori del Manfredonia dicevano di non voler accedere negli spogliatoi perché mancava qualcuno, ma c’erano le forze dell’ordine. Sono volate parole grosse tra i vari tesserati, ma niente di più. Infatti, posso farle notare che i ventidue scesi in campo nel primo tempo erano gli stessi che hanno iniziato la ripresa. Se fosse successo qualcosa di fisico, i giocatori coinvolti non sarebbero scesi in campo. Tra l’altro la terna arbitrale ha preteso che ci fossero i carabinieri negli spogliatoi anche nell’intevallo”.
Peccato perché questi fatti rovinano un po’ la giornata di sport e la festa per una vittoria importante.
“Io rispondo solo di quello che avviene sul campo, come tutto lo staff. Stiamo facendo un campionato incredibile e credo che in questo momento bisognerebbe parlare solo della bellezza di questo progetto che coinvolge per la maggior parte giovani atleti che lo scorso anno hanno lottato per la salvezza. Ad oggi questi ragazzi sono primi in classifica”.
Guardando al campionato, sarà un duello con il San Severo o il Cerignola è ancora in corsa per il primo posto?
“Io dico che il Cerignola è ancora in gioco. Il San Severo ha un organico di rilievo e un calendario più agevole del nostro. Dobbiamo essere bravi a gestire la situazione. Ripeto, mi piacerebbe affrontare solo questioni calcistiche ed elogiare la nostra squadre e non affrontare queste situazioni antipatiche che ti lasciano interdetto e destabilizzano l’ambiente”.
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