Poche società attive sul mercato. La Virtus Francavilla al posto del Manfredonia.
Pochi movimenti, è quasi calma piatta fra i 16 club che saranno ai nastri di partenza del prossimo campionato di Eccellenza. Il salto in D del Manfredonia attraverso i playoff ha liberato un altro posto che sarà occupato dalla Virtus Francavilla, piazzatasi alle spalle del Casarano nel girone B di Promozione con molti più punti rispetto all’Ascoli Satriano, seconda nel girone A: 88 contro 74. Dunque il massimo torneo dilettantistico regionale dovrebbe essre così composto: le 8 baresi Atletico Mola, Polimnia, Terlizzi, Sudest, Quartieri Uniti, Terlizzi, Fortis Trani e Libertas Molfetta; le 2 foggiane Audace Cerignola (salvo non sia ripescata in D per la questione-Fermana) e Vieste; le 2 tarantine Manduria e Grottaglie; le 4 leccesi Copertino, Casarano (che però spera nel ripescaggio in D), Gallipoli e Galatina; e appunto la brindisina Virtus Francavilla. Ma ci sono dei punti interrogativi.
MOLA – E’ uno dei pochi club che si è mosso confermando in panchina Mimmo Caricola e nell’area tecnica il ds Alfredo Piarulli. Quanto alla squadra molto dipende dal budget a disposizione del presidente Agostino Divella: si punta alla riconferma di Petruzzelli, Millan, Fumai, Rizzi, Schirone, Mastrolonardo, Giacco, Zonno e degli under Pagnelli e D’Ambruoso. Si parla di un ritorno degli attaccanti Petaroscia e Ladogana, due anni fa protagonisti della promozione in Eccellenza.
POLIMNIA – La squadra sarà iscritta al campionato ma non è detto che giochi a Polignano. La dirigenza lamenta la scarsa attenzione dell’Amministrazione comunale. E anche i tifosi, visto lo striscione esposto sotto l’abitazione del sindaco (foto): “Polimnia in Eccellenza e non trovi aiuti alla presidenza? Vergogna”. Non ancora sciolto il rebus allenatore: una pista porta a Lorenzo Catalano, nella scorsa stagione protagonista di un ottimo girone d’andata con i Quartieri Uniti Bari. Ipotesi suffragata dal fatto che l’anno scorso la Juniores della Polimnia era costituita da ex ragazzi del Green Park dove il tecnico ha allenato prima dell’esperienza con la formazione del San Paolo. Ma resta in piedi anche la possibilità di una conferma di Gianfranco Mancini, reduce da due ottimi campionati sulla panchina rossoverde.
SUDEST – La matricola non ha ancora risolto il problema-campo per le gare interne (potrebbe essere il sitentico di San Pio) ma è attiva sul mercato: volti nuovi il portiere Portoghese, il centrocampista Di Gennaro, l’attaccante Pastore. Confermati alcuni degli artefici della promozione (Colella, Blonda, Clementini, Carrassi e De Giosa). E ovviamente mister Roberto D’Ermilio in panchina.
TERLIZZI – Nei prossimi giorni si deciderà il futuro del club rossoblù. Gli ex presidenti d’Alesio, Vendola e Ruggiero hanno deciso e comunicato da tempo che non continueranno a gestire il club. Se nessuno si farà avanti nelle prossime settimane la città dei fiori rischia di rimanere senza calcio (ne riferiamo più ampiamente a parte).
LIBERTAS MOLFETTA – E’ Lele Loconsole il nuovo allenatore al posto di Angelo Sisto. Il centrocampista Danilo Favia, classe ’94, tra gli under più in luce nella passata stagione è stato acquistato dal Chievo Verona che dovrebbe girarlo ad una società di categoria inferiore.
LE ALTRE – Ancora venti di crisi a Gallipoli dove il presidente Marcello Barone getta la spugna: “E’ giunto il momento di mollare completamente la presa, non ci sono più le condizioni per continuare il progetto calcistico che così faticosamente abbiamo cercato di portare avanti in questi due anni di gestione societaria, risollevando le sorti sportive della città dopo la catastrofica caduta all’indietro”. Grido d’allarme anche da Copertino, dove il presidente Maurizio Fanuli chiede garanzie al Comune: “Oltre che in Eccellenza, siamo impegnati in tutti i campionati giovanili delle varie categorie, in quanto proprio il vivaio è il nostro fiore all’occhiello. Per gli allenamenti e per le partite però servono i campi. Ebbene, spero che l’amministrazione comunale voglia venirci incontro e dia la massima disponibilità mettendo a nostra disposizione le diverse strutture cittadine. Se troverò la disponibilità che auspico mi darò subito da fare per pianificare la nuova annata agonistica; in caso contrario potrei decidere per il mio disimpegno“.
I venti di crisi soffiano forte anche a Manduria dove la società consegna il titolo nelle mani del sindaco cui ora spetta trovare una soluzione. Tanta l’amarezza della dirigenza biancoverde che in una nota scrive: “Alla base di tale decisione c’è l’amara constatazione del disinteresse da parte del notevole tessuto imprenditoriale manduriano nei confronti della massima espressione del calcio cittadino. La scrivente Società Sportiva, impegnata da anni a promuovere i reali valori dello sport inteso come aggregazione sociale, allo stato dei fatti non ha ricevuto sostegno di alcun tipo, percorrendo praticamente, con le sole forze economiche di pochi affezionati, la via dell’associazionismo sportivo. Risulta, purtroppo, non più ipotizzabile un immediato e futuro impegno economico da parte di questa Società, ormai abbandonata da tutto e tutti, ed impossibilitata a garantire continuità di risultati ed una dignitosa permanenza nel calcio che la Città di Manduria merita“.
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